Le sette turbine saranno installate nell’estate del 2024. A partire dal novembre successivo l’impianto comincerà a generare energia.
di Iacopo Ricci
14 ottobre 2022
VICCHIO, DICOMANO (Fi) – Dopo il via libera della Regione Toscana a febbraio e quello del Consiglio dei Ministri a settembre, presto inizieranno i lavori per la costruzione del nuovo parco eolico di Monte Giogo, in Mugello. Si tratta di 7 turbine eoliche (erano 8 nel progetto originario) dall’altezza massima di 99 metri che produrranno 80 milioni di kWh annui con un risparmio stimato di circa 40 mila tonnellate all’anno di CO2. I Comuni coinvolti sono Vicchio e Dicomano ma per le opere accessorie sono interessati anche Rufina e San Godenzo.
Oggi, in occasione del sopralluogo a Monte Giogo dell’assessora all’Ambiente Monia Monni, la Regione Toscana ha reso note le tempistiche dei lavori. Al momento sono in corso le attività propedeutiche all’avvio del cantiere: saggi archeologici, tracciamenti topografici e bonifica da ordigni bellici. Poi si procederà con la prima manutenzione delle piste e i primi tagli boschivi.
I lavori veri e propri per la costruzione dell’impianto avranno inizio a febbraio 2023 con l’esecuzione di 24 interventi sulla viabilità di accesso esistente e della nuova pista di accesso, fino alla posizione prevista dell’aerogeneratore n.1.
Parallelamente si provvederà alla posa del cavidotto lungo 25 km dalla sottostazione elettrica di Contea (Comune di Rufina) fino al sito di impianto. A seguire verranno realizzati i plinti di fondazione e le piazzole necessarie all’installazione delle turbine. A primavera 2024 si completeranno gli interventi per rendere accessibile il sito ai mezzi eccezionali necessari al trasporto delle turbine.
Gli aerogeneratori saranno installati nell’estate del 2024 e l’impianto comincerà a generare energia a partire da novembre 2024. Fra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025 verranno completate le lavorazioni minori, compresi il ridimensionamento delle piazzole, la rinaturalizzazione del sito e la sistemazione della sentieristica.
Il progetto è stato presentato da AGSM Aim, multiutility veneta nata nel gennaio 2021 dalla fusione tra Agsm Verona e Aim Vicenza. Un gruppo a capitale interamente pubblico partecipato al 61,2% dal Comune di Verona e al 38,8% dal Comune di Vicenza.
Sull’impianto eolico in Mugello tuttavia continua a farsi sentire la forte opposizione di associazioni ambientaliste, istituzioni e comitati di cittadini che temono l’impatto negativo delle turbine e dei lavori per costruirle sul paesaggio, sull’ecosistema e sull’economia della montagna.
“Il parco eolico non sarà praticamente visibile da Dicomano, da Vicchio si vedrà qualcosa, ma ad una distanza di 10 km, quindi saranno davvero pochi i giorni in cui si distinguerà nella foschia dell’orizzonte – rassicura il direttore ingegneria e ricerca di Agsm Aim Marco Giusti – Non sarà visibile nemmeno dalla frazione di Villore, ma solo dalla frazione di Corella”. Al territorio, aggiunge l’ingegnere, sarà riconosciuto anche un ritorno economico: “Proporremo alle famiglie che sceglieranno di firmare un contratto con noi energia al prezzo di borsa, alle aziende contratti PPA, cioè a prezzo fisso per molti anni e ai Comuni di Vicchio e Dicomano corrisponderemo il 3% dei ricavi generati dall’impianto”.
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