Rinnovabili

A Torrita di Siena la scuola primaria produrrà energia pulita per sé e per le aziende vicine

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Foto Comune di Torrita di Siena

Da settembre l’energia in esubero dell’impianto fotovoltaico sarà condivisa con le aziende limitrofe. Nasce così la prima Comunità energetica della Val di Chiana. 

 

Redazione
17 agosto 2022

TORRITA DI SIENA (Si) – Produrrà da sé l’energia di cui ha bisogno, quella in eccesso la condividerà con le attività economiche vicine. Sta per nascere a Torrita di Siena la prima Comunità Energetica Rinnovabile del territorio grazie all’impianto fotovoltaico recentemente installato presso la scuola primaria in Via Mazzini, che da settembre sarà operativo e inizierà a produrre energia.

Attraverso il contributo regionale per i progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici l’edificio scolastico è stato dotato di un impianto fotovoltaico in grado di erogare 39kW di potenza, una quantità che supera di parecchio le necessità energetiche dell’immobile.
Da qui è nato il progetto di impiegare l’energia in esubero nello sviluppo di una Comunità Energetica. In questo caso l’energia in sovrappiù sarà messa a disposizione di alcune attività commerciali limitrofe, individuate tra quelle che hanno i maggiori consumi energetici.

«Con l’installazione dell’impianto fotovoltaico sulla scuola di via Mazzini prima, e poi con lo sviluppo della Comunità Energetica Rinnovabile – spiega l’assessora alle Attività produttive Laura Giannini – il Comune di Torrita di Siena fa un passo importante verso l’uso di energia proveniente da fonti rinnovabili. La nascita della Comunità rappresenta una forma d’azione collettiva e collaborativa per la transizione energetica, un’opportunità che consentirà di alleviare l’impatto ambientale e al tempo stesso attrarre benefici per i cittadini».

Le comunità energetiche: un esempio di cittadinanza attiva

Per comunità energetica rinnovabile si intende una coalizione di utenti che decidono di unirsi con lobiettivo di produrre, consumare e gestire lenergia attraverso uno o più impianti energetici locali. Quest’associazione di persone può formarsi anche tra attività commerciali (ad esempio negozi di uno stesso quartiere), pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese. Questo permette di ridurre la dipendenza dal sistema energetico nazionale e di rimettere in circolo l’energia pulita prodotta in eccesso, ottenendo così un guadagno dalla sua vendita. Oltre ai benefici di natura ambientale (l’obiettivo della comunità energetica è spingere quanto più possibile la produzione di energia rinnovabile) i vantaggi sono anche economici.

Ma la comunità energetica è anche un prezioso strumento di cittadinanza attiva nel quale i cittadini superano lo steccato dell’essere solo consumatori e diventano prosumers (produttori + consumatori).
Ed è proprio quello che sta accadendo nell’antico borgo della Val di Chiana che ha imboccato con decisione la strada della transizione ecologica e dell’autonomia energetica.

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