Si occuperanno di educazione ambientale, informazioni ai visitatori, pulizia e cura del territorio. Per loro un apposito corso di formazione.
PISA – Un modo per avvicinarsi al mondo delle aree protette imparandone storia, cultura e principi e condividendo tutto questo con altre persone che hanno a cuore la natura. A San Rossore nasce il gruppo dei volontari del Parco, aperto a tutti i cittadini che hanno voglia di dare una mano e contribuire a preservare la natura.
Quali saranno i loro compiti? Educazione ambientale, promozione dei valori del Parco, informazioni ai visitatori, pulizie e cura del territorio, rilevazione di eventuali problemi e segnalazione ai Guardiaparco, supporto in caso di eventi culturali, fa sapere l’ente Parco. Un’attività che non sostituirà quella del personale dell’Ente ma sarà una risorsa in più.
«Sempre più persone vogliono partecipare alle nostre iniziative e ci chiedono di essere coinvolti – spiega il presidente dell’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Lorenzo Bani – vogliamo così mettere a disposizione un’esperienza che, per coloro che credono nel rispetto e nella tutela dell’ambiente, sarà motivo di incontro, di conoscenza e di crescita personale”.
Al momento si pensa di partire con circa 50 volontari per il periodo del 25 aprile e del 1°maggio, iniziando con attività a San Rossore ma con l’idea di allargare le azioni a tutte le tenute.
Chi volesse aderire può compilare il modulo per la domanda che trova sul sito del Parco e inviarlo via mail a protocollo@sanrossore.toscana.it. I volontari, che presteranno la loro attività in modo personale, spontaneo e gratuito, riceveranno una pettorina identificativa e seguiranno un apposito corso di formazione su temi che vanno dall’approfondimento scientifico alla conservazione del patrimonio naturale fino alla gestione dei visitatori.
Avranno una sede presso la Tenuta di San Rossore e potranno organizzarsi, d’accordo con il personale dell’ente, per svolgere attività di informazione, promozione e cura del territorio. Potranno partecipare anche a una rete operativa tra aree protette per scambiare esperienze creando un “laboratorio di incontro” tra volontari e operatori dei parchi.
Domande entro il 10 aprile. Qui per scaricare il modulo.
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