Con il progetto Cross-Polli:Nation il Comune sta creando habitat urbani per api, bombi e farfalle. Coinvolgendo i cittadini nel censimento degli impollinatori.
di Gabriella Congedo
11 giugno 2024
GROSSETO – Per favore non chiamatela incuria. Passeggiando per Grosseto ci si può imbattere in spazi verdi lasciati “al naturale”, giardini pubblici dove erbe e fiori spontanei possono crescere liberamente. È una delle azioni di Cross-Polli:Nation, un progetto di scienza partecipata dedicato agli insetti impollinatori appena lanciato dal Comune. L’obiettivo, individuare e promuovere buone pratiche per recuperare e creare habitat adatti ai vari gruppi di insetti pronubi.
Il declino di api domestiche e impollinatori selvatici è ormai un’emergenza globale. Questi piccoli e preziosi animali sono determinanti per tutelare la biodiversità e garantire la produttività agricola. Il loro principale nemico è l’eccesso di chimica in agricoltura ma anche i tagli “a raso” sulle rive dei corsi d’acqua e la mania dei prati tagliati all’inglese fanno la loro parte.
In un prato non rasato le erbe selvatiche possono fiorire e produrre i loro semi e in questo modo attirare farfalle, api e molti altri insetti impollinatori. La vegetazione spontanea migliora anche la qualità del terreno rendendolo più permeabile all’acqua e in estate contribuisce ad abbassare le alte temperature.
In Toscana per fortuna qualcosa si sta muovendo. Qualche Consorzio di bonifica si è convertito alla “manutenzione gentile” dei fiumi e alcuni Comuni hanno incominciato a sperimentare una gestione diversa del verde pubblico. Grosseto, che ha già ottenuto il riconoscimento di “Comune amico delle api”, adesso ha deciso di adottare il progetto Cross-Polli:Nation, portato avanti dalla cooperativa Silva.
La particolarità che distingue questo da altri progetti dedicati agli impollinatori è il coinvolgimento dei cittadini e delle scuole, secondo uno schema elaborato nel Regno Unito e adattato alle nostre realtà. Tra le varie attività la più divertente è il censimento degli impollinatori al quale ogni cittadino è chiamato a contribuire. Si va in uno dei tre giardini di Grosseto scelti per la sperimentazione (bastione Maiano, Giardino dell’archeologia e parco del Diversivo), si scarica dal sito del progetto il modulo “live” – una cornice che serve a circoscrivere l’area di osservazione – si inquadra almeno uno dei ‘fiori target’ con il quadrato e si prende nota degli insetti individuati in 10 minuti di osservazione. Si potrebbe anche non osservare alcun insetto: anche questo è un dato da registrare, servirà al team scientifico per la raccolta di dati sugli impollinatori.
Naturalmente la strada per rendere sostenibili le nostre città è ancora lunga ma ogni passo in questa direzione è importante. Soprattutto se fatto – come in questo caso – con il coinvolgimento attivo dei cittadini.
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