Rifiuti e riciclo

A Grosseto parte il progetto River Cleaner per la raccolta automatica dei rifiuti nei fiumi

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L'inaugurazione dei lavori (foto Comune di Grosseto)

Il sistema ideato dalla start up fiorentina Blue Eco line. L’impianto pilota sull’emissario San Rocco sarà operativo nelle prime settimane del 2025.

 

di Gabriella Congedo
13 novembre 2024

GROSSETO – La battaglia contro la plastica si vince anche sui fiumi. Ha preso il via nel grossetano l’installazione di un impianto completamente automatizzato che intercetterà i rifiuti plastici fluviali evitando che finiscano in mare. Il sistema si chiama River Cleaner ed è stato ideato dalla start up fiorentina Blue Eco line, guidata dall’ingegnere meccanico Lorenzo Lubrano e composta da un gruppo di giovani ingegneri e professionisti.

L’impianto, una piattaforma ancorata a un supporto preesistente mediante delle guide verticali, sarà posizionato sulla sponda dell’emissario San Rocco e diventerà operativo già nelle prime settimane del 2025. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune di Grosseto, Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, Estra, Ecolat, Sei Toscana e Regione Toscana.

Come funziona River Cleaner

River Cleaner, grazie a una sofisticata tecnologia, raccoglierà le plastiche e i rifiuti fluviali in modo completamente automatizzato 24 ore su 24 trasportandoli sul piano stradale dove verranno presi in carico dal normale servizio raccolta dei rifiuti urbani. Il tutto a emissioni zero. Questo permetterà di avviare al riciclo il materiale plastico e organico intercettato utilizzando i mezzi già a disposizione delle aziende di gestione dei rifiuti urbani.
Più nel dettaglio River Cleaner, grazie a un sistema di riconoscimento immagini basato su intelligenza artificiale, riesce a identificare autonomamente la presenza di rifiuti e a estrarli dal corso d’acqua. L’impianto, oltre a un sistema di controllo locale, possiede un gestionale per il controllo remoto che ne consente il monitoraggio, analisi dei dati e risoluzione problemi a distanza.

Plastica in mare: l’80% arriva dai fiumi

plastica-fiume-Consorzio_Toscana-ambiente-768x509Quest’idea – spiega Lorenzo Lubrano, amministratore delegato di Blue Eco Line – è nata da un progetto che avevamo in mente per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marino. Documentandoci, avevamo scoperto che l’80% dei rifiuti sono causati dall’inquinamento terrestre. Non volevamo pensare alle solite barriere e così abbiamo progettato e realizzato questa macchina automatizzata e di facile utilizzo, che permette di intercettare e raccogliere tutti i tipi di rifiuti che galleggiano”.
Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, oltre a installare l’impianto, si occuperà anche della manutenzione mentre Ecolat, con la sua esperienza nel recupero dei materiali, assicura la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti raccolti.

River Cleaner è un progetto sperimentale sul quale il comune di Grosseto ha deciso di investire, la speranza è che possa estendersi ad altre realtà italiane. Ce n’è un gran bisogno. A dispetto degli appelli a ridurne l’uso e nonostante alcune pratiche virtuose la plastica continua ad aumentare, i corsi d’acqua e l’ambiente tutto ne sono pieni. Ma a quanto sembra ancora non ce ne rendiamo pienamente conto.

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