Ecosistema

A Castiglion della Pescaia il 25 aprile si celebra con la liberazione di una tartaruga marina

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Poseidone al Centro di recupero (foto tartAmare)

Poseidone era rimasto impigliato in una rete una decina di giorni fa. Un localizzatore satellitare lo seguirà nei prossimi mesi.

 

Redazione

Liberazione PoseidoneCASTIGLIONE DELLA PESCAIA (Gr) – Quale modo migliore di celebrare la Festa della Liberazione che aiutare una creatura marina a ricongiungersi al suo elemento? È quello che ha pensato il team di tartAmare che ha scelto il 25 aprile per liberare Poseidone, la tartaruga marina ricoverata da circa una settimana al Centro di Recupero gestito dall’associazione. È il secondo anno consecutivo che tartAmare dedica questa data così importante e piena di significato alla liberazione di una tartaruga: l’anno scorso era stato il turno di Oceania.

Poseidone dunque domani mattina riguadagnerà il mare aperto, sperando di non rimanere di nuovo impigliato in quella rete di pescatori dove, per caso, era rimasto imprigionato. Poseidone è un gagliardo maschio adulto di Caretta caretta – 65 chili di peso, il carapace lungo 75 centimetri, un’età tra i 35 e i 40 anni – e sarà liberato la mattina del 25 aprile nelle acque di Castiglione della Pescaia al largo del porto. Ma soprattutto nei prossimi mesi un sofisticato localizzatore Gps lo seguirà nel suo girovagare per il Mediterraneo (e forse anche oltre), fornendo importanti informazioni ai ricercatori dell’Università di Pisa.

Il ritrovo è alle ore 10.30 al porto per il saluto a Poseidone, che avverrà in presenza dei rappresentanti della Capitaneria di Porto, del Comune di Castiglione della Pescaia, del Comune di Grosseto e della Regione Toscana.
La liberazione avverrà dal mare e non dalla spiaggia, spiegano i biologi di tartAmare, perché “la terraferma è un ambiente completamente estraneo per i maschi di Caretta caretta, che entrano in mare alla nascita e non ne escono più per il resto della loro vita”.

Poseidone, che oggi ancora sguazza nella piscina del Centro di recupero dove ha potuto riprendere le forze, sotto lo sguardo attento e amorevole dei biologi che lo hanno curato, sarà liberato esattamente lì dove, martedì della scorsa settimana, era rimasto accidentalmente impigliato nelle reti del peschereccio Mareblu. Una fortuna nella sfortuna perché i  pescatori, i fratelli Vincenzo e Giuseppe Temperani, amici e collaboratori di TartAmare, hanno subito contattato l’associazione per trasferire la tartaruga al centro di recupero di Grosseto (leggi qui l’articolo).

Il primo maschio recuperato in Toscana seguito dal satellite

Trovare un maschio adulto di Caretta caretta come Poseidone non capita molto spesso. I maschi sono infatti meno numerosi delle tartarughe dell’altro sesso e vivono in mare aperto, avvicinandosi alle coste solo nel periodo primaverile per potersi accoppiare. Le femmine invece si spiaggiano più facilmente, perché si spingono fin sulla riva per deporre le uova. E negli ultimi anni lo fanno anche in Toscana, nonostante nelle acque della penisola la presenza delle tartarughe marine, protette proprio perché a rischio estinzione, si sia fatta oramai rada.

Per la difesa della specie è importante anche studiarne gli spostamenti. Quelli di Poseidone saranno mappati grazie ai satelliti e a un piccolo localizzatore ad alta precisione che gli è stato posto addosso e che funzionerà, come si spera, per mesi. I maschi di tartaruga sono particolarmente difficili da studiare e poche informazioni sono al momento disponibili sui loro movimenti e sul loro comportamento in mare, in tutto il Mediterraneo. Grande dunque è l’attesa da parte degli scienziati. Poseidone  è, oltretutto, il primo maschio recuperato nelle acque della Toscana che sarà seguito tramite telemetria satellitare. Un tassello in più per la conoscenza di questa specie affascinante e misteriosa, la cui difesa impegna così tanti volontari.

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