Il Comune ha già collocato i contenitori per la raccolta differenziata dei mozziconi. Un progetto sperimentale unico in Italia guidato dall’Università di Pisa.
Redazione
CAPANNORI (Lu) – Fiori dalle cicche. Avranno una seconda vita i micidiali mozziconi di sigaretta, che inquinano e non sono biodegradabili: si trasformeranno in substrato inerte per la coltivazione di piante ornamentali e arbusti. E dai residui, attraverso l’uso di alghe, si ricaveranno biocarburanti.
Succede a Capannori, capitale italiana della strategia Rifiuti Zero, dove è entrato nella fase operativa Focus (Filter of Cigarettes reUse Safely), un progetto sperimentale unico nel suo genere in Italia. Nei giorni scorsi il Comune ha collocato in 7 luoghi strategici del territorio appositi contenitori in cui i cittadini possono gettare i mozziconi, che saranno raccolti da Ascit e poi trasportati fino al laboratorio dell’Università di Pisa dove verranno trattati.
Focus è promosso dal Centro Interdipartimentale “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa (capofila) in collaborazione con il Comune di Capannori, il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa e Ascit servizi ambientali, con il cofinanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
I mozziconi di sigaretta sono piccoli ma incredibilmente invadenti. Da uno studio pubblicato sul Tobacco Control Journal risulta che rappresentano tra il 22% e il 36% di tutti i rifiuti visibili. E inquinano tantissimo. Con il progetto Focus le cicche saranno riutilizzate come substrato inerte per la crescita di piante ornamentali attraverso tecniche di coltura idroponica.
“Nel dettaglio – spiega Lorenzo Guglielminetti dell’Università di Pisa, coordinatore del progetto – i residui di sigaretta saranno prima separati dalle componenti biodegradabili (carta e tabacco) e poi trattati per risultare chimicamente e fisicamente adatti. Ottenuto il substrato inerte adeguato saranno condotte prove di germinazione di diversi tipi di piante per individuare quelle che meglio si adattano al sistema. Con queste ultime saranno poi condotte prove di crescita fino al completamento del ciclo vitale”.
E poiché nell’economia circolare per definizione non si butta via niente, dai residui della lavorazione dei mozziconi, usando particolari alghe si otterrà una biomassa per la produzione di biocarburanti. “Testeremo diverse specie di micro-alghe sui residui prodotti dal processo – prosegue Guglielminetti -. Individuate le più adatte, metteremo in opera un sistema in grado di abbattere tutti i residui dando vita nello stesso tempo a una biomassa algale che potrà essere utilizzata per produrre biocarburanti, chiudendo così un ciclo virtuoso”.
“Un ulteriore e importante passo avanti verso il traguardo Rifiuti Zero – commenta il sindaco Luca Menesini – Sono certo che i nostri cittadini da sempre sensibili alle tematiche ambientali collaboreranno a questa nuova sfida. Di pari passo alla realizzazione di questo progetto applicheremo strettamente la normativa nazionale che prevede multe fino a 300 euro a coloro che gettano le sigarette per terra”.
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