Il nuovo servizio indirizza verso i numerosi centri di riuso e riparazione del territorio per evitare che oggetti e materiali usati finiscano in discarica.
di Iacopo Ricci
24 maggio 2023
CAPANNORI (Lu) – Mobili, vestiti, biciclette, apparecchi elettronici: molte cose che non ci servono più potrebbero avere una seconda vita ma spesso non sappiamo dove portarle. Una risposta arriva ora da Capannori. Il primo comune Rifiuti Zero d’Italia ha appena attivato lo sportello ‘InfoRiuso’, un servizio che nasce per orientare i cittadini verso i circuiti del riuso presenti sul territorio ed evitare che oggetti e materiali usati finiscano in discarica ma possano avere una seconda vita in un’ottica di economia circolare.
Chi ha oggetti usati o di cui intende disfarsi, prima di portarli alle isole ecologiche può contattare lo sportello e sarà indirizzato alle realtà del territorio che fanno parte del Sistema Municipale del Riuso: Nanina Cooperativa Sociale, Lillero, Agricola Calafata, Hacking Labs, Miniere Urbane, Bi-Done centro riuso creativo, Comitato rionale Santa Caterina, Legambiente Capannori e Piana Lucchese, Terra di Tutti, Comitato Studenti per i Diritti allo Studio 2008, Associazione Paideia, Associazione Per Lammari.
Il servizio informativo è rivolto anche alle aziende che vogliono rimettere in circolo scarti di produzione o giacenze di magazzino.
Si tratta di una delle prime azioni messe in atto dal Sistema Municipale del Riuso recentemente varato dal Comune nell’ambito di Reusemed, un progetto finanziato dall’Unione Europea per incoraggiare il riutilizzo e la riparazione di oggetti. Lo scopo è di mettere in rete e far crescere le varie realtà del riuso già esistenti e favorire la nascita di altre. Al Sistema Municipale del Riuso collaborano il gestore dei servizi ambientali Ascit, il Centro di Ricerca Rifiuti Zero guidato da Rossano Ercolini e tutte le realtà del territorio che operano in quest’ambito e che hanno aderito alla rete.
“Abbiamo dato vita al Sistema Municipale del Riuso per garantire un miglior coordinamento tra le tante realtà associative e imprenditoriali del territorio che si occupano di riuso degli oggetti e dei materiali – spiega l’assessore all’Ambiente Giordano Del Chiaro – dare loro un supporto per potenziare gli ottimi risultati già raggiunti e facilitare l’accesso dei cittadini ai circuiti del riuso garantendo un punto di riferimento unitario”.
In questi anni infatti Capannori ha visto nascere molte esperienze dedicate al riciclo e riuso di ogni tipo di materiale, dai mobili ai vestiti, dalle biciclette agli scarti alimentari fino alle apparecchiature informatiche. E a luglio dello scorso anno qui c’è stato il primo “Festival del Riuso” (leggi qui l’articolo).
Buone pratiche che stanno facendo scuola e attirano missioni di studio da tutto il mondo. Adesso si punta ancora più in alto: “Con l’istituzione della rete del riuso – conclude l’assessore Del Chiaro – mettiamo a sistema questa preziosa realtà per valorizzarla e svilupparla ulteriormente con l’obiettivo di far divenire Capannori ‘capitale’ europea del riuso”.
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