Prende il via dall’isola toscana un ciclo di 12 appuntamenti a difesa degli habitat naturali. 3.000 le specie aliene censite in Italia, danni enormi agli ecosistemi e all’economia.
ISOLA DI PIANOSA (Li) – BioBlitz, ovvero Blitz per la biodiversità, un’incursione a difesa degli habitat naturali dall’invasione delle specie aliene, animali e vegetali, che negli ultimi anni stanno aumentando in modo esponenziale la loro presenza in Europa, arrecando danni enormi agli ecosistemi e all’economia.
Si comincia dall’isola di Pianosa dove i partecipanti sbarcheranno il 16 marzo per essere coinvolti in un’esperienza che li vedrà protagonisti attivi di una vera e propria caccia alle specie aliene che minacciano la biodiversità dell’isola. Il primo dei 12 BioBlitz che si svolgeranno da marzo a settembre in tutta Italia.
Le specie aliene sono quelle specie animali o vegetali trasportate dall’uomo in modo volontario o accidentale al di fuori della loro area d’origine, che in ambienti privi dei loro antagonisti naturali possono diventare invasive. Nell’ultimo trentennio sono arrivate a 3.000 quelle presenti in Italia. Un fenomeno ancora largamente sottovalutato per mancanza di un’adeguata informazione. Eppure, la stima dei costi sociali ed economici di questo fenomeno supera i 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione Europea.
Le isole sono importantissimi hot-spot di biodiversità ma proprio per questo sono anche ambienti eccezionalmente vulnerabili. Focalizzare l’attenzione sul problema delle specie aliene con attività di ricerca e controllo nei parchi rientra nella campagna di Citizen Science del progetto europeo LIFE Asap, di cui sono parte integrante i BioBlitz organizzati da Federparchi. Si tratta di esperienze sul campo che coinvolgono istituzioni, esperti, operatori dell’educazione ambientale, famiglie e cittadini.
Nell’isola di Pianosa, sede una volta di un carcere di massima sicurezza e da tempo entrata nei confini del Parco dell’Arcipelago Toscano, è tutto pronto per lo sbarco di quanti si iscriveranno al primo BioBlitz. I partecipanti, divisi in squadre, andranno alla ricerca delle specie aliene che minacciano la biodiversità dell’Arcipelago. La giornata scorrerà tra attività sul campo, laboratori per imparare a riconoscere le specie animali e vegetali presenti sull’isola e piccoli interventi di eradicazione delle specie vegetali aliene, con tanto di apposito kit.
Le segnalazioni delle specie aliene si potranno fare anche con AsapP, l’App gratuita disponibile sia per dispositivi IOS che Android. Le segnalazioni, validate dagli esperti, verranno inserite in database nazionali e internazionali che forniranno informazioni preziose agli istituti scientifici interessati.
Come si fa a partecipare al bioblitz di Pianosa
Ci si registra al bioblitz del Parco nazionale Arcipelago Toscano a questo LINK sul sito del progetto www.lifeasap.eu.
Coloro che si saranno registrati dovranno presentarsi il giorno 16 marzo in tempo utile per l’imbarco e fare il biglietto a bordo dell’imbarcazione GIGIERRE a Piombino Marittima.
La partenza è alle 8,30 da Piombino Marittima, alle 9,45 da Marciana Marina (Isola d’Elba) con arrivo previsto alle ore 11,00 a Pianosa.
Rientro con partenza da Pianosa alle 17,00, arrivo a Marciana Marina ore 18,00, arrivo a Piombino ore 19,30 circa.
Per i partecipanti al Bioblitz il biglietto andata e ritorno sarà scontato: 20 euro a persona da Piombino e 10 euro a persona da Marciana Marina.
Si raccomanda abbigliamento comodo e di portare i viveri necessari perché in questo periodo sull’isola non ci sono servizi di ristoro.
Il progetto europeo Life ASAP (Alien Species Awareness Program) ha tra i suoi scopi quello di aumentare la consapevolezza sulla minaccia delle specie aliene invasive e favorire una migliore prevenzione e una più efficace gestione del problema. ASAP è cofinanziato dalla Commissione Europea all’interno del programma Life ed è coordinato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Altri cofinanziatori sono il Ministero dell’Ambiente e i parchi nazionali dell’Arcipelago Toscano, dell’Aspromonte, del Gran Paradiso e dell’Appennino Lucano.
Fonte: Federparchi
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