Approvata stamattina la mozione di Sì Toscana a Sinistra. Il capogruppo Fattori: “Si rende concreta l’economia circolare grazie alle nuove tecnologie disponibili”.
Spiagge un tempo spaziose ridotte a lingue di sabbia, stabilimenti lambiti dal mare, dune che scompaiono. Uno scenario purtroppo consueto in Toscana, dove l’erosione costiera colpisce ampi tratti della costa: dal litorale apuano alla tenuta di San Rossore, da Cecina – Vada al golfo di Baratti, dal parco della Maremma all’Argentario.
La tecnologia può essere d’aiuto ma occorrono soluzioni che siano rispettose dell’ambiente. Su quest’argomento è stata approvata stamattina dal Consiglio regionale la mozione presentata dal gruppo Sì – Toscana a Sinistra dove si chiede che le nuove ‘Linee guida regionali’ prevedano l’uso dell’innovativa tecnologia degli ecodragaggi. La mozione chiede anche di sostenere la creazione di una vera e propria ‘Banca delle Sabbie’ in grado di facilitare i ripascimenti.
“In primavera abbiamo organizzato un convegno per presentare e discutere un’importante innovazione tecnologica tutta italiana, o per meglio dire toscana – spiega il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori – Si tratta del così detto ecodragaggio, che permette di intervenire sui porti che si stanno insabbiando ma anche sui fiumi e sui bacini che si stanno colmando, estraendo i sedimenti senza inquinare, rigenerandoli e ripulendoli, e quindi consentendone il riuso senza dover ricorrere alle discariche. Una soluzione amica dell’ambiente e persino più conveniente dal punto di vista economico rispetto ai dragaggi tradizionali.”
Il settore italiano dei dragaggi si serve di tecnologie antiquate, chiarisce Fattori, che producono inquinamento ambientale sia in acqua che a terra. E i sedimenti dei bacini portuali, se non rigenerati, non si possono usare né per i ripascimenti costieri né per l’edilizia e quindi non possono che avere come destinazione finale la tradizionale discarica. Il che è un enorme spreco, visto che tante spiagge hanno bisogno ogni anno di molta sabbia per contrastare l’erosione.
“La sabbia recuperata attraverso gli ecodragaggi servirà a ripascere le spiagge che si stanno erodendo – conclude Fattori – garantendo una tenuta assai maggiore rispetto ai ripascimenti tradizionali, come ha dimostrato la sperimentazione su una parte del litorale di Marina di Massa. La forte mareggiata di novembre ha colpito pesantemente gli stabilimenti mentre l’unico tratto di spiaggia rimasto integro, quasi non fosse stato sfiorato dalle onde, è quello dove l’arenile era stato ricostituito grazie al dragaggio ecologico”.
Dopo il voto di oggi la Regione Toscana aggiornerà le proprie linee guida, invitando le Autorità portuali a non escludere questa tecnologia quando viene pianificato il dragaggio dei porti. Ma l’ecodragaggio potrà essere usato anche nei fiumi e nei bacini che ogni anno si riempiono di sedimenti che non si sa come smaltire.
La Toscana si farà anche capofila in Italia del progetto ‘Banca delle Sabbie’ per mettere in diretto e immediato contatto domanda e offerta: da una parte le zone da ripascere, le aziende balneari e i Comuni che hanno bisogno di contrastare l’erosione del litorale, dall’altra chi ha recuperato le sabbie in maniera virtuosa e pulita.
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