Incontro a Pisa sulla gestione delle malattie delle piante. Necessarie strategie di difesa a basso impatto ambientale. Speranze concrete dall’intervento sul genoma di piante, funghi o insetti dannosi.
PISA – Mercoledì 5 dicembre alle 9.15, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa (via del Borghetto 80 ), si terrà una giornata di studio sulle “Potenzialità della tecnologia genome editing per la difesa delle piante”, organizzata dall’Accademia dei Georgofili in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e il corso di Laurea Magistrale in Biotecnologie vegetali e microbiche dell’Università di Pisa.
L’incontro farà il punto sulle possibili applicazioni della tecnica del genome editing per fornire nuovi strumenti per la gestione delle malattie delle piante e vedrà l’intervento di esperti ricercatori italiani. Le piante, soprattutto di interesse agrario, sono continuamente sottoposte a stress abiotici e all’attacco di patogeni e insetti dannosi, sia in campo che nelle fasi di post-raccolta, con ingenti danni per la produzione. La difesa delle colture basata sull’uso di prodotti chimici di sintesi è, oggi, fortemente criticata, tanto da indurre la Comunità Europea a invitare gli Stati membri allo sviluppo di strategie di difesa alternative e a più basso impatto ambientale.
Inoltre, la disponibilità di nuove tecniche molecolari e l’abbondante quantità di informazioni genomiche ancora non pienamente esplorate spalancano le porte a nuovi approcci per la difesa delle piante. In questo contesto le applicazioni del genome editing consentono di intervenire in maniera mirata e altamente precisa sul genoma di diversi organismi come piante, patogeni ma anche microrganismi benefici già utilizzati per la protezione delle piante.
I lavori saranno aperti da Michele Stanca che condurrà il pubblico attraverso la storia del miglioramento genetico, dalle sue origini con gli studi ed esperimenti di Mendel fino ai nostri giorni. Gli interventi successivi illustreranno come è possibile ridurre i danni sulle produzioni agricole intervenendo direttamente sul genoma di piante, funghi o insetti dannosi per l’agricoltura, fino all’ultima relazione che fornirà un quadro esaustivo dell’attuale posizione della Comunità Europea sull’impiego di questa nuova tecnica in agricoltura.
Per chi non potesse intervenire è prevista una diretta streaming organizzata dall’Università di Pisa.
Fonte: Accademia dei Georgofili
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