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Luoghi del Cuore, a Greve 8mila firme per non dimenticare Sillano

Alcuni membri del comitato Save Sillano (foto da Comune di Greve in Chianti)
Alcuni membri del comitato Save Sillano (foto da Comune di Greve in Chianti)
Grazie all’azione di un comitato l’antica Pieve di San Pietro a Sillano conquista la sedicesima posizione nella mappa dei 400 “luoghi da non dimenticare” censiti dal FAI.

 

GREVE IN CHIANTI (Fi) – Sono 8mila le firme che i cittadini, appassionati di storia, identità e memoria locale, hanno sottoscritto per salvare l’antica Pieve di San Pietro a Sillano, nel cuore delle colline fiorentine. In tantissimi hanno aderito alla nona edizione della campagna nazionale promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italia, candidando la chiesa a Luogo del Cuore grevigiano. Un amore che è riuscito ad arrivare lontano, facendo salire la richiesta dei cittadini al 16° posto nella classifica dei 400 siti da non dimenticare.

A sensibilizzare la comunità sulla riscoperta di questo luogo è stato il comitato Save Sillano che si è costituito per riscattare dal silenzio e dai segni del tempo una delle testimonianze storico-architettoniche più prestigiose della Toscana. La Pieve di San Pietro a Sillano rappresenta le origini religiose del Chianti con la sua storia antica che riporta indietro nel tempo fino al primo secolo a.C.

Per ringraziare coloro che hanno aderito alla campagna e rendere tutti partecipi della passione che ha unito il territorio, il Comitato e il Comune di Greve hanno organizzato una mostra fotografica che apre i battenti sabato 1 dicembre nella sala d’ingresso del Palazzo comunale (piazza Matteotti), con gli scatti di fotografi amatoriali e professionisti. Hanno puntato i loro obiettivi su Sillano Marco Cappelletti, Giovanni Volpe, Andrea Guasti, Sara Albani, Giacomo Maria, Gianna Viviani e Maurizio Martini.

“I grevigiani hanno dimostrato con il loro affetto – dichiara l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti – di voler cambiare il destino di un luogo speciale. L’attenzione  massiccia e le tantissime azioni collettive organizzate per accendere i riflettori hanno permesso di conquistare il quarto posto tra i siti toscani  inseriti nella mappa dei luoghi  nascosti e meno conosciuti del Fai”.
Il progetto sarà valutato dalla commissione del Fai per poter accedere al finanziamento in favore del recupero della pieve e sono stati già stanziati fondi che hanno permesso di costruire il ponteggio di sicurezza che garantirà la stabilità della struttura.

Brevi cenni storici
Un documento parla di Sillano già alla metà del IX secolo; un altro, successivo, attesta la cessione di due dei suoi poderi alla vicina Abbazia di Badia a Passignano. Ma il nome del luogo, Sillano, ne colloca la nascita in età romana, legata ai veterani di Silla, il generale che aveva sconfitto il rivale Mario. Il fascino e la bellezza della chiesa sono legati all’impianto romanico della struttura ancora ben visibile.