La prima in Italia, è stata presentata a Ecomondo. Accoglierà il materiale recuperato in mare e le reti dismesse ed è autosufficiente nella gestione e nel controllo dei rifiuti.
di Gabriella Congedo
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (Gr) – Bella da vedere, autosufficiente sotto l’aspetto energetico e gestionale, tecnologica. È l’isola ecologica “intelligente” per i pescatori, la prima in Italia, presentata dal Comune di Castiglione della Pescaia all’ultima edizione della fiera Ecomondo di Rimini.
È stato calcolato che il 10% dei rifiuti in mare proviene dall’attività di pesca: reti dismesse, trappole e gabbie, lenze, cordame, esche artificiali, plastiche varie. Ma da ora in avanti i pescatori di Castiglione hanno una struttura riservata solo a loro dove portare questi materiali invece di abbandonarli nell’ambiente.
“Abbiamo cercato una soluzione che fosse innovativa sia dal punto di vista estetico che tecnologico – spiega il vicesindaco Elena Nappi – L’isola ecologica è corredata di pannelli fotovoltaici ed è autosufficiente nella gestione e nel controllo dei rifiuti. Attraverso una pesa inserita nel modulo e il sistema gestionale di controllo gli operatori possono calibrare gli svuotamenti dei materiali in base all’effettiva necessità, ottimizzando il servizio”.
All’isola ecologica si accede con la tessera sanitaria o il badge. I pescatori possono portare il materiale recuperato in mare: plastica, vetro e le reti dismesse, dello smaltimento si fa carico il Comune.
L’isola “intelligente” è un tassello di un progetto più ampio per migliorare l’attività di pesca e riqualificare le banchine, finanziato dalla Regione con 500 mila euro (fondi FEAMP, il Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca). Grazie a questi fondi il Comune ha potuto consolidare le banchine, mettere in sicurezza i punti di sbarco e installare una nuova illuminazione a led ad alto rendimento e risparmio energetico.
Per poter fare ancora di più per l’ambiente Castiglione della Pescaia ora vorrebbe entrare a far parte di “Arcipelago Pulito”, il progetto di Regione Toscana, Legambiente e Unicoop che vede impegnati i pescatori di Livorno nella raccolta delle plastiche in mare.
C’è in programma di estenderlo a tutta la costa, ma il sud della Toscana per il momento ne è escluso.
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