Il 27 e 28 ottobre. Organizzato da Legambiente con TartAmare e Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, avrà una parte teorica e una sessione pratica di riconoscimento.
ISOLA D’ELBA (Li) – Come riconoscere le tracce di tartaruga marina, come organizzare la sorveglianza e gestire un nido fino alla schiusa delle uova. Di questo e di molto altro si parlerà con gli esperti durante il corso “Monitoraggio e tutela dei nidi di Tartaruga Marina Caretta Caretta“, in programma all’Isola d’Elba il 27 e 28 ottobre.
Dopo l’eccezionale nidificazione di una tartaruga marina Caretta caretta a Marina di Campo nell’estate 2017 (la più prolifica e sorvegliata del Mediterraneo) e la sorprendente nascita delle tartarughine nella “impossibile” spiaggia di Straccoligno, l’Isola d’Elba si conferma come l’isola delle tartarughe, uno dei limiti più a nord dove si sono spinti per riprodursi questi antichissimi rettili marini.
Nelle ultime due estati Legambiente Arcipelago Toscano ha organizzato numerosi volontari che hanno sorvegliato il nido di Marina di Campo garantendone il successo, cercato ogni giorno all’alba tracce di tartarughe marine sulle spiagge più “vocate”, assistito esperti e scienziati a Straccoligno. Un’attività che ha creato una rete di conoscenze e relazioni preziose – Osservatorio biodiversità Regione Toscana, Arpat, Università di Siena, TartAmare, Comuni, stabilimenti balneari – e che sono confluite nel progetto ELISTAR che è stato tra quelli approvati dal Parco nazionale per la concessione di finanziamenti.
Un progetto che prevede campagne informative e azioni concrete per tutelare le tartarughe marine e i loro nidi. Si comincia il 27 e 28 ottobre con il corso “Monitoraggio e tutela dei nidi di Tartaruga Marina Caretta Caretta” tenuto dall’Associazione TartAmare, che ha collaborato con Legambiente sia a Marina di Campo che a Straccoligno.
Il corso di sabato 27 ottobre, che si terrà nella sala riunioni del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano all’Enfola dalle ore 11 alle 18 – con una pausa per il pranzo – sarà tenuto dalle biologhe e dalle esperte di TartAmare e tratterà di biologia ed etologia delle tartarughe marine Caretta Caretta, conservazione e analisi delle principali minacce, di come organizzare la sorveglianza e la gestione di un nido e della schiusa delle uova con la nascita dei piccoli.
Il 28 ottobre alle ore 10,00 sulla spiaggia di Lacona, davanti alle dune, sessione pratica di riconoscimento e interpretazione di tracce di tartaruga marina che verranno ricostruite da TartAmare e sulla messa in sicurezza di un nido.
Il corso si concluderà a San Giovanni con un Tarta buffet offerto da Legambiente nel giardino Gasparri adiacente gli scavi della villa/fattoria romana e con una visita guidata al sito archeologico.
Per motivi assicurativi (anche relativi alle future attività di ricerca e sorveglianza) per partecipare al corso occorre essere già soci di Legambiente o iscriversi.
Info: Isa 340 71.13.722 legambientearcipelago@gmail.com
Fonte: Legambiente Arcipelago Toscano
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