Il forte vento di questi giorni ha contribuito a disperdere i fumi verso il mare. Ancora in corso l’analisi per la ricerca di tracce di diossina in prossimità dell’incendio.
PISA – Il devastante incendio sul Monte Serra non sembra aver avuto conseguenze di rilievo sulla qualità dell’aria nelle zone più popolate di Pisa e Livorno. Lo rende noto ARPAT, l’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale, che ha elaborato ed esaminato i dati delle stazioni di monitoraggio presenti a Pisa (Borghetto e Passi) e Livorno (Carducci, Stagno, La Pira, Cappiello) per l’intera giornata del 24 settembre (anche poche ore prima dell’evento) fino a oggi 27 settembre.
I dati degli inquinanti misurati dalle centraline, spiega una nota dell’agenzia (ossidi di azoto, monossido di carbonio, PM10, benzene, anidride solforosa) hanno mostrato valori sostanzialmente simili a quelli che si riscontrano normalmente in questo periodo.
È stato il forte vento di questi giorni ad aver contribuito alla dispersione dei fumi verso il mare, nonostante che in città si avvertisse chiaramente l’odore di legna bruciata.
Dunque niente concentrazioni anomale in città, rassicura Arpat, sia per quanto riguarda gli inquinanti misurati, che rappresentano i “traccianti” del fenomeno sia, ragionevolmente, anche per quelli non misurabili dalle centraline, e cioé i vari microinquinanti.
Per cercare invece tracce di diossina, che si può sviluppare dalla combustione della legna, un altro campionamento con una pompa ad alto volume è stato eseguito a Calci, in prossimità dell’incendio, nel pomeriggio di ieri. I campioni adesso sono in laboratorio ma per conoscere l’esito, fa sapere l’agenzia, ci vorranno almeno 5 giorni.
Fonte: ARPAT
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