Approvata all’unanimità mozione di Sì – Toscana a Sinistra. Il capogruppo Fattori: “Ancor più necessario dopo il fallimentare assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri”.
FIRENZE – Gli agenti della Polizia della Provincia di Firenze saranno impiegati anche nella lotta contro i reati ambientali. La convenzione tra Città metropolitana e Regione Toscana per l’impiego della Polizia provinciale, che attualmente copre solo caccia, pesca e viabilità, sarà estesa anche ai controlli sugli ecoreati. E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, proprio nel giorni in cui la convenzione è stata rinnovata, una mozione presentata da Sì-Toscana a Sinistra.
“Gli agenti della polizia provinciale – commentano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì ed Enrico Carpini, consigliere della Metrocittà del gruppo Territori Beni Comuni – vivono da anni in un immeritato limbo e una parte consistente della Polizia provinciale, nei periodi in cui l’attività venatoria è ferma, è impegnata a presidiare Palazzo Medici Riccardi o a vigilare il parco di Pratolino. Potrebbero invece dedicarsi con profitto alla prevenzione dei reati ambientali e alla vigilanza in un ambito così delicato. Del resto la Toscana, secondo il Rapporto di Legambiente Ecomafia 2017, risulta al sesto posto nella classifica nazionale degli ecoreati, con 1.722 segnalazioni nei diversi campi dei rifiuti, edilizia, racket degli animali, archeomafia e incendi dolosi”.
D’ora in avanti dunque tutte le convenzioni dovrebbero prevedere l’impiego delle diverse Polizie provinciali anche su questa materia. “Questo è ancor più necessario – concludono i consiglieri – dopo il fallimentare assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, che ha reso impari la lotta che vede esigue forze dell’ordine impegnate contro inquinamento, bracconieri, trafficanti di rifiuti e organizzazioni dell’ecomafia”.
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