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La scienza in diretta a Straccoligno: le tartarughine erano 67

Foto di Aurora Ciardelli, Legambiente Arcipelago Toscano
Foto di Aurora Ciardelli, Legambiente Arcipelago Toscano
Il 22 agosto tra due ali di folla l’apertura del nido nella piccola località elbana, bambini e adulti hanno potuto vedere le scienziate al lavoro. Una bella esperienza di citizen science per tutti.

 

di Legambiente Arcipelago Toscano

ISOLA D’ELBA (Li) – Erano 67 le tartarughine Caretta caretta che il 18 agosto hanno invaso la spiaggia elbana di Naregno, stupendo i bagnanti e diventando una fiaba italiana grazie all’emozionante video girato da  Moira, Cesare, Beatrice e Andrea Scatigna – subito diventato virale con milioni di condivisioni – e alla sposa che si è trovata una tartaruga ritardataria e dispersa tra i tavoli del suo matrimonio e l’ha riconsegnata al mare mentre suo marito tentava – abbastanza inutilmente – di non farle bagnare dalle onde il suo abito bianco.

Il conteggio lo hanno fatto, tra due ali di folla impaziente accalcata lungo il perimetro della “pista di ammaraggio” delle tartarughe realizzata dal Comune di Capoliveri, il team di biologhe Letizia Marsili (Università di Siena), Enrica Franchi e Cecilia Mancusi (Arpat), Giuliana Terracciano (Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana) in collaborazione con Legambiente Arcipelago Toscano, Tartamare e Capitaneria di Porto di Portoferraio, che hanno iniziano nel tardo pomeriggio del 22 agosto a scavare il nido, definito da subito anomalo per la limitata distanza dal mare e la durezza del terreno in cui mamma tartaruga “Genova” ha scavato il suo “impossibile” nido.

Tartarughine Straccoligno Ciardelli 1Alla fine sono stati contati 68 gusci vuoti, 4 uova non schiuse e 4 tartarughine che non sono riuscite a uscire interamente dal guscio o morte subito dopo la nascita. Un nido più piccolo, con meno uova e meno profondo di quello a Marina di Campo del 2017, ma dove mamma Genova aveva comunque depositato bel 76 uova con un successo riproduttivo alto: l’88%.

Lo scavo del nido era stato anticipato rispetto alle 72 ore standard previste dopo l’uscita dell’ultima tartarughina proprio perché si temeva che qualcuna fosse rimasta imprigionata tra i sassi sotto la sabbia di riporto e il ritrovamento abbastanza in superficie di uova non schiuse e di esemplari di tartarughine morte aveva fatto temere il peggio, ma alla fine, come spiegano Mancuso e Terracciano, «anche se avessimo aperto il nido prima non avremmo salvato nemmeno un esemplare». E Isa Tonso, responsabile tartarughe di Legambiente Arcipelago Toscano che ha curato i turni di volontariato, aggiunge: «E’ stata una bellissima esperienza di citizen science per tutti: turisti, cittadini e i magnifici operatori turistici di Straccoligno che ringraziamo insieme al Comune di Capoliveri, all’ufficio marittimo della Capitaneria di Porto e al Parco Nazionale per tutto quello che hanno fatto e faranno per noi e per le tartarughe. Bambini e adulti hanno potuto vedere le scienziate al lavoro e, grazie ai nostri volontari che hanno fatto il giro del recinto, fotografare le uova di tartaruga e i piccoli che purtroppo non ce l’hanno fatta. E’ stato il magnifico e crudele spettacolo della natura al lavoro, ma fortunatamente anche questa volta – nonostante una situazione “anomala” – le tartarughine hanno raggiunto in massa il mare e ora stanno sfidando altri pericoli per poter tornare fra decenni a nidificare a Straccoligno».

Grande la soddisfazione delle ricercatrici. La Marsili ha sottolineato che: «L’88% di nati è un buon successo, soprattutto per una spiaggia che consideravamo poco adatta per una nidificazione che, visti i numeri, potrebbe essere stata anche la seconda. Ma è più probabile che abbiano influito le caratteristiche della sabbia». Forse mamma “Genova” ha fatto un secondo nido dopo una quindicina di giorni dalla prima nidificazione proprio a Straccoligno e i piccoli sciameranno a settembre tra le gambe dei bagnanti oppure, come è più probabile, troveranno ignorati la loro strada di notte, quando nessuno li vedrà nella magnifica, tranquilla e appartata spiaggia di Straccoligno, guidate dalle misteriose calamite della luna e della terra, dalle stelle e dalle correnti.

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