Avrà tre livelli con un tetto verde panoramico e scorcio sul mare. Rimarranno intatti il perimetro esterno e la parete di roccia, che influirà positivamente sul microclima interno.
CASTAGNETO CARDUCCI (Li) – Un progetto di investimento vitivinicolo e per una nuova cantina da 15 milioni di euro riqualificando l’ex cava di arenaria di Cariola, dismessa da oltre trent’anni, nel comune di Castagneto Carducci. E’ questo l’oggetto del protocollo d’intesa firmato ieri da Regione Toscana, Comune e Società agricola Dievole Spa, uno dei più importanti gruppi vitivinicoli a livello mondiale.
La nuova cantina di Castagneto, progettata dallo studio Tori, sarà costruita in un’area di 5.000 metri quadri all’interno dell’ex cava di Cariola. Farà parte della tenuta Le Colonne, – proprietà della Dievole Spa insieme alla tenuta Maraviglia, sempre a Bolgheri – con un progetto orientato al rispetto e alla sostenibilità dei valori ambientali e paesaggistici del contesto locale.
La struttura si svilupperà su tre livelli, con un tetto verde panoramico, i profumi della macchia mediterranea e uno scorcio sul mare. Nella parte più alta troveranno posto gli uffici, più sotto il piano di carico delle uve e in fondo l’ambiente dove i vini matureranno in botte. “Tini di cemento, com’è nella nostra tradizione – sottolinea l’amministratore dell’azienda – e agricoltura rigorosamente biologica”. Sarà lasciata intatta la corona della vecchia cava e la parete di roccia, che avrà un effetto positivo anche sul microclima interno. “Sarà un restauro d’autore, che ricuce una vecchia ferita lasciandone comunque visibile il segno” spiega l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo.
Sono già venticinque le cantine d’autore e di design in Toscana, griffate o che si distinguono per la loro linea e lo spirito culturale che le anima: quella delle Colonne potrebbe essere la ventiseiesima. “Ed è la dimostrazione – chiosa il presidente Rossi – che il Piano del Paesaggio toscano non ostacola sviluppo e interventi: costringe semmai ad alzare la qualità progettuale, ma offre anche riferimenti sicuri la cui interpretazione non può più essere arbitraria”.
Con la cantina, nella vecchia cava Cariola saranno recuperati anche tre vecchi fabbricati storici, destinati a ospitare un centro aziendale, un wineshop con foresteria per dipendenti (già in restauro) e una struttura di accoglienza di alto profilo. In azienda, che nel 2016 ha raccolto le uve delle prime vigne, oggi lavorano sei dipendenti. A regime tra quattro anni, spiega l’amministratore Capurso, i lavoratori assunti potranno diventare, tra parte agricola e struttura di accoglienza, tra i quindici e i venti, oltre all’indotto.
Gli ambiti di collaborazione del progetto d’investimento, che saranno rafforzati grazie al protocollo d’intesa, saranno quelli relativi alla formazione del personale, all’alternanza scuola-lavoro, all’accesso a eventuali incentivi regionali, alla comunicazione e al marketing e alla localizzazione in Toscana di potenziali partner.
Fonte: Regione Toscana
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