Il Protocollo di Quito lo metteva al bando entro gennaio 2017 ma non era successo niente. Adesso un’altra segnalazione al nuovo Ministro dell’Ambiente ha finalmente ricevuto risposta.
di Alessandro Torlai
Presidente Associazione Irriducibili Liberazione Animale Onlus
Nel 2014 l’Italia aveva sottoscritto insieme ad altri 115 Paesi il Protocollo di Quito, dove fra i vari argomenti trattati troviamo la messa al bando del piombo nelle cartucce da caccia, sostituendolo con leghe o comunque metalli non tossici. L’eliminazione del piombo era stabilita entro gennaio 2017. Questo non è avvenuto e quindi nel settembre 2017, non avendo notizie al riguardo, abbiamo scritto all’allora Ministro dell’Ambiente Galletti per chiedere se vi fossero aggiornamenti, purtroppo senza avere risposte.
Ogni anno migliaia di tonnellate di piombo vengono sparse nell’ambiente dai cacciatori. Queste provocano inquinamento ambientale e la contaminazione delle falde acquifere, un pericolo per l’uomo ma anche per gli animali che possono ammalarsi di saturnismo.
In Toscana, pensando di risolvere il soprannumero di alcuni ungulati, con la legge Remaschi approvata nel 2016 sono stati autorizzati abbattimenti tutto l’anno per 3 anni, dunque tutto l’anno si semina piombo nell’ambiente.
Secondo quanto pubblicato dalla rivista medica Plos One, chi consuma regolarmente selvaggina abbattuta con cartucce di piombo va incontro a contaminazioni che portano all’abbassamento del quoziente intellettivo fino ad arrivare a ritardi mentali gravi, e la Regione Toscana cos’altro fa? Avvia una filiera per il consumo della selvaggina.
Da pochi mesi abbiamo un nuovo Governo, diverso dal precedente, quindi abbiamo provato nuovamente a scrivere al Dicastero interessato per chiedere il loro interessamento su questo argomento assai delicato, considerando la pericolosità del metallo in questione. Dopo pochi giorni dalla nostra comunicazione è arrivata la risposta da parte del Ministero dell’Ambiente, quanto abbiamo segnalato è stato assegnato agli uffici competenti affinché l’eliminazione del piombo nelle cartucce da caccia venga perseguita e l’accordo di Quito rispettato.
Detto quanto sopra rimaniamo contrari all’attività venatoria, ma eliminando il piombo almeno si riduce l’inquinamento ambientale.
Ringraziamo il ministro Sergio Costa e i suoi collaboratori per il loro impegno.
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