Si privilegiano i desiderata dei cacciatori piuttosto che le indicazioni del mondo scientifico. Periodi troppo lunghi, caccia a specie con popolazioni in declino, possibilità di apertura anticipata.
di Roberto Marini
Delegato regionale WWF per la Toscana
E’ stato approvato dalla Giunta regionale il calendario venatorio 2018-2019. Ancora una volta la ‘solita caccia’ con un calendario che ricalca i tanti errori e le tante mancanze dei provvedimenti degli anni precedenti.
Eclatante è il confronto tra quelle che erano state le indicazioni dell’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), con uno specifico parere inviato alla Regione, e quelli che sono i contenuti del calendario regionale.
ISPRA Calendario Regione Toscana
Inizio stagione di caccia 1 ottobre | Inizio stagione di caccia 16 settembre e possibilità di preapertura anche ai primi di settembre |
Chiusura caccia a specie acquatiche e turdidi 20 gennaio.
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Chiusura caccia a specie acquatiche e turdidi 31 gennaio |
Chiusura caccia a specie critiche (Combattente, Moretta). | Caccia aperta sia per Combattente che Moretta
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Limitazioni del carniere massimo giornaliero e stagionale per molte specie.
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Limitazioni previste solo per alcune fra le specie indicate da Ispra e spesso in modo inferiore rispetto a indicazioni Ispra. |
Caccia in braccata al cinghiale non oltre 3 mesi | Caccia in braccata al cinghiale per 4 mesi |
Addestramento cani non prima del 1 settembre | Addestramento cani a partire dal 23 agosto
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Evidentemente per la Regione Toscana contano più gli appetiti del mondo venatorio che le indicazioni del mondo scientifico.
Importante è anche considerare che si continua a cacciare specie con popolazioni in difficoltà e indicate come di particolare rilievo conservazionistico a livello internazionale (le specie cosiddette SPEC, Species of European Conservation Concern): rimangono ancora fra le specie cacciabili specie classificate SPEC 2 come Pavoncella, Combattente, Moriglione, e specie SPEC 3 come Canapiglia, Moretta, Codone, Mestolone, Marzaiola, Beccaccino, Frullino, Quaglia, Beccaccia, Tortora, Allodola.
Ancora una volta, anche nella prossima stagione, si caccerà troppo, per troppo tempo, su troppe specie e con troppo pochi controlli, visto anche quello che è il progressivo e sempre più allarmante depotenziamento delle forze di vigilanza sul territorio.
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