Erano nati nell’Oasi Wwf ai primi di maggio. Ieri Ozzy, Olly e Olaf sono stati sottoposti a controlli medici, inanellati e muniti di GPS che permetterà di seguirne gli spostamenti.
ORBETELLO (Gr) – Ormai sono indipendenti e dunque è arrivato per loro il momento di spiccare il volo. Ieri Ozzy, Olly e Olaf, i tre piccoli di falco pescatore nati nell’Oasi WWF di Orbetello ai primi di maggio, sono stati sottoposti a controlli medici, all’operazione di inanellamento (una vera e propria carta d’identità) e all’applicazione di un trasmettitore GPS che permetterà di seguirne gli spostamenti.
L’operazione è stata condotta dal personale dell’Oasi insieme ai ricercatori dell’Ispra e agli esperti del progetto Falco pescatore tra cui Giampiero Sammuri, oggi presidente di Federparchi.
«Siamo tutti felicissimi – esulta la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi – Con le operazioni di oggi saremo in grado di monitorare con precisione Ozzy, Olly e Olaf. Non solo potremo conoscere e studiare in modo approfondito i loro spostamenti e i loro comportamenti ma sarà possibile anche stabilire con precisione eventuali attacchi da parte dei bracconieri: il falco pescatore, infatti, è una specie in grande difficoltà nel Mediterraneo e in Italia fino a pochi anni fa era praticamente scomparsa”.
Per l’anno prossimo il WWF sta lavorando con i capofila del progetto e la Regione Toscana per attrezzare i nidi con alcune camera trap in modo da seguire in tempo reale, all’interno del Centro visita dell’Oasi, le fasi di nidificazione e i primi momenti di vita.
Il progetto “Osprey”, partito nel 2006, ha consentito che in Italia si ricostituisse una popolazione nidificante di falco pescatore; le prime nidificazioni si sono registrate nel Parco regionale della Maremma nel 2011.
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