Nelle motivazioni della sentenza la mancata realizzazione di un parco di 50 ettari. Le associazioni che hanno promosso il ricorso: “Ora vedremo cosa farà la Giunta regionale toscana”.
FIRENZE – Una battaglia ventennale sembra essere arrivata al capolinea. Esultano le associazioni ambientaliste che hanno promosso il ricorso contro l’inceneritore di Case Passerini a Firenze. La sentenza del Consiglio di Stato, di fatto, sancisce l’impossibilità di procedere con la realizzazione dell’inceneritore.
“Confermando la sentenza del Tar – commenta l’avvocato Claudio Tamburini, legale dei ricorrenti Forum ambientalista, Italia Nostra e Wwf – il Consiglio di Stato ribadisce l’annullamento dell’autorizzazione a procedere per la costruzione dell’impianto. Questo perché è stata sanzionata la mancata ottemperanza all’obbligo di portare a termine preventivamente le opere di compensazione previste, condizione irrinunciabile per l’esecuzione dell’opera. Nello specifico si trattava di un parco di circa 50 ettari che non è stato fatto: dunque neanche l’inceneritore potrà più essere realizzato. Il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi, conferma questa impostazione che di fatto mette la pietra tombale sulla vicenda e chiude un conflitto oramai ventennale”.
“Già ci aveva fatto ben sperare l’ordinanza del Tar del Lazio dello scorso 26 aprile – sostengono le tre associazioni nazionali Forum ambientalista, Italia Nostra, WWF – che aveva posto alla Corte di Giustizia europea tre questioni che mettevano in discussione l’intero impianto normativo dello Sblocca Italia nella parte relativa agli impianti d’incenerimento, e più in generale alla pratica d’incenerimento come tipologia di trattamento del rifiuto. Ora vedremo cosa farà la Giunta regionale toscana, che in Consiglio ha annunciato la volontà di promuovere una politica dei rifiuti sostenibile e di tipo ambientalista, in contrapposizione con la sua stessa maggioranza che ha invece confermato la scelta inceneritorista”.
Fonte: WWF Toscana
Aggiungi un commento