200 milioni per quattro grandi opere che collegheranno la Toscana, i suoi porti e la sua rete ferroviaria ai grandi corridoi ferroviari europei per il trasporto delle merci.
Sono quattro le grandi opere ferroviarie che verranno realizzate da qui al 2021 e che meglio collegheranno la Toscana, i suoi porti e la sua rete ferroviaria ai grandi corridoi ferroviari europei dedicati al trasporto delle merci. Lo saranno grazie ai 200 milioni di euro che la Regione metterà a disposizione di Rete Ferroviaria Italiana, a un ritmo di 12,5 milioni l’anno per i prossimi vent’anni, e che serviranno a realizzare numerose infrastrutture ferroviarie. E’ questo il senso della firma che il presidente Enrico Rossi ha apposto alcuni giorni fa a Palazzo Strozzi Sacrati sull’accordo per la realizzazione dei collegamenti ferroviari del porto di Livorno con il corridoio Ten-T scandinavo mediterraneo, uno dei quattro che interessano l’Italia, dei nove che costituiscono l’asse portante della Trans European Network-Transport, la Ten-T appunto, la rete ferroviaria che infrastruttura l’intera Europa.
Nel primo caso si tratta del cosiddetto “scavalco” ferroviario in grado di collegare il porto all’interporto. Oggetto dell’accordo è poi un ulteriore collegamento tra l’interporto di Livorno e le linee ferroviarie Collesalvetti-Vada e Firenze-Pisa tramite il by-pass di Pisa. Anche il porto di Piombino rientra nell’accordo, poiché ne prevede la revisione dei collegamenti con quello di Livorno in modo che anche questo scalo marittimo sia meglio collegato ai grandi corridoi europei.
Ma l’intervento chiave per rendere possibile tutto ciò è rappresentato dall’adeguamento delle gallerie dell’Appenino tosco emiliano presenti lungo la linea Prato-Bologna. Sarà Rete Ferroviaria Italiana a iniziare, nel corso del 2018, i lavori di adeguamento delle gallerie allo standard PC-80 (un ampliamento delle dimensioni delle gallerie per rendere possibile il passaggio di carri merci più larghi e capienti oltre che dei tir trasportati su ferro), la cui ultimazione è prevista nell’arco di tre anni. L’attività più complessa sarà quella di allargamento di circa 20 km di gallerie (su un totale di 40 km), che richiederà la fresatura delle volte, l’abbassamento del piano del ferro e l’adeguamento della linea di alimentazione elettrica dei treni. Le stazioni di Monzuno, in Emilia Romagna, e di Vaiano, in Toscana, saranno attrezzate per permettere il passaggio di treni merci lunghi fino a 750 metri, che è lo standard europeo. Dovrebbero occorrere tre anni e mezzo per l’ultimazione di tutti questi lavori.
Fonte: Regione Toscana
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