Giovedì 26 aprile quinto appuntamento del ciclo “One World University: incontri tra Oriente e Occidente”. Conferenza e film “Il Maschile e il Femminile / Shiva e Shakti”.
FIRENZE – Giovedì 26 aprile al Cinema Odeon di Firenze il quinto appuntamento del ciclo One World University: incontri tra Oriente e Occidente. Alle 18.30 la conferenza “Il Maschile e il Femminile / Shiva e Shakti” con Maresa Moglia, Jacopo Nuti e Parabhakti das (con un contributo video).
I principi maschile e femminile in India non sono visti come separati. Non sono due entità come pensiamo in Occidente fin dai tempi dei nostri progenitori Adamo e Eva. Dagli albori dei tempi in Oriente si pensa che tutto ciò che esiste si manifesta per effetto dell‘interazione continua fra due poli opposti: uno essenzialmente STATICO – SHIVA (il nucleo dell’esistenza) e l’altro essenzialmente DINAMICO – SHAKTI (l’aspetto che dà vita, che manifesta). La Creazione non è un processo che ha avuto inizio in un momento definito o definibile nel tempo, lo stesso vale per la Dissoluzione. Entrambi i processi hanno luogo e si succedono in ogni momento, come adesso ci dice la fisica subatomica delle particelle.
SHIVA non può essere concepito senza la sua metà femminile, la SHAKTI. Egli può diventare attivo solo quando l’energia della SHAKTI gli dà forza. Senza SHAKTI, SHIVA diventa SHAVA , ossia un corpo senza vita. Nell’induismo la SHAKTI viene promossa al rango di Madre divina, che alimenta tanto l’Universo e tutte le sue creature quanto le molteplici manifestazioni degli dèi.
In ciò emerge una sorta di riscoperta religiosa del mistero della Donna, in quanto ogni donna rappresenta un’incarnazione della SHAKTI. Essa simboleggia l’irriducibilità del sacro e del divino, l’essenza inafferrabile della realtà ultima. La Donna incarna allo stesso tempo il mistero della Creazione e il mistero dell’Essere, di tutto ciò che è e che diviene, che muore e rinasce in modo incomprensibile. Il congiungimento di SHIVA e SHAKTI simbolizza l’impulso a riunire l’essere, la consapevolezza e la potenza, l’energia, l’aspetto trascendente e l’aspetto immanente. E ciò è ricercato anche nelle nozze e nei rituali tantrici.
Diversamente dalla prospettiva occidentale, sempre fondamentalmente patriarcale e maschilista, in India gli elementi attivo/passivo, maschile/femminile, si ritrovano in tutte le cose. Nell’iconografia indù questo pensiero viene rappresentato mediante una figura androgina, metà maschile e metà femminile, che racchiude in sé sinteticamente tutti gli aspetti e le caratteristiche delle due polarità: ARDHANARISHVARA. Un’autentica SHAKTI emana il sortilegio della dolcezza che inebria di divino il suo SHIVA; è capace di trasmettere una felicità profonda e di trasformare la vita in una meravigliosa beatitudine. Con il suo potere incantatore l’esistenza diventa un’opera celeste, che rivela i segreti mistici dell’estasi e che fa scorgere il ritmo delle armonie della potenza della creazione.
A seguire (ore 21) il film BARAKA (Gratitudine) diretto da Ron Fricke (USA, 86′): l’umanità attraverso immagini di qualità e classe straordinarie che svelano lentamente il loro intento: mostrare la disarmante bellezza intrinseca nella Natura così come nell’uomo e nella donna. La religione e il rapporto con la natura (due cose che coincidono) sono le chiavi di volta anche nei momenti più cupi della Storia. Un’opera incantevole, emozionata ed emozionante. Come la vita stessa.
Maresa Moglia si laurea al Barnard College di New York con in danza contemporanea e si specializza in danza classica indiana, stile Bharata Natyam; insegna, danza e tiene conferenze in Italia e all’estero sull’arte indiana e sul femminile incarnato nella scultura e nella danza. E’ Direttrice Artistica presso l’Associazione “Natana Vedica: East/West Performing Arts”.
Jacopo Nuti, laureato all’Università di Pisa, è cultore del pensiero indiano d’ispirazione teistica (letteratura bhagavata) e ne approfondisce i contenuti sia in ambito accademico, sia in contesti e scuole tradizionali. Insegna lingua sanscrita e ha contribuito a varie pubblicazioni sulla lingua e la cultura spirituale dell’India.
Parabhakti das (Mauro Bombieri), si unisce giovanissimo al Movimento Hare Krishna. Viaggiatore internazionale, attualmente è responsabile di ISKCON Communication Italy (Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna) e tiene conferenze e seminari in Italia e all’estero.
Informazioni: www.odeonfirenze.com
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