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Erosione costiera, procedure più snelle: potranno agire anche Comuni e operatori

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Approvate dalla Giunta regionale le nuove linee guida. In particolare gli interventi di tipo stagionale non dovranno più essere necessariamente realizzati dalla Regione.

Una casistica di interventi più articolata e procedure più snelle rispetto al passato. Perché quando si parla di recupero degli arenili non è detto che sia sempre necessario un iter lungo e complesso.
Con le nuove linee guida approvate dalla Giunta regionale ed elaborate di concerto con Arpat  si semplifica e si arricchisce il quadro “autorizzatorio” per le opere antierosione lungo la fascia costiera toscana.

Una tra le novità più importanti è l’introduzione di nuovi termini per definire, in Toscana, nuove tipologie di interventi – come la riprofilatura stagionale della spiaggia – o per specificarne alcuni già esistenti – è il caso delle operazioni di ripristino dell’arenile o degli spostamenti in ambito portuale previsti dal decreto ministeriale 73/16.

Nelle linee guida un’attenzione particolare è stata rivolta agli interventi non strutturali, di tipo stagionale, che richiedono procedure agili e non dovranno essere necessariamente in carico alla Regione ma potranno d’ora in poi essere realizzati anche dai Comuni, dai balneari o dalle associazioni di categoria.

Solo per fare qualche esempio, per gli interventi di riprofilatura stagionale e per le operazioni di ripristino degli arenili è consentita la movimentazione di sedimenti anche durante la stagione balneare. In particolare per il ripristino degli arenili basterà presentare una relazione tecnica sul progetto, una documentazione fotografica e una caratterizzazione fisica delle aree di prelievo e di riporto dei sedimenti. La validità sarà di 5 anni dalla data di prelievo dei campioni.

Fonte: Regione Toscana

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