Un’iniziativa del gruppo Sì Toscana a Sinistra. Le medicine non utilizzate e scadute sono uno spreco e un danno per l’ambiente e diventano un’enorme quantità di rifiuti da smaltire.
Sono troppi i farmaci, perlopiù a carico del Servizio Sanitario nazionale, che finiscono sprecati, spesso confezioni mai aperte e scadute, e che diventano poi un’enorme quantità di rifiuti da smaltire, oltre 1500 tonnellate l’anno secondo il ‘Rapporto Rifiuti Urbani 2015’ di Ispra.
Si tratta di un problema risaputo, è da molto tempo che se ne parla, ma adesso qualcosa in Toscana si incomincia a muovere. È stata approvata all’unanimità una mozione di Sì Toscana a Sinistra che impegna la Giunta regionale ad attivarsi per promuovere la vendita di farmaci sfusi nelle farmacie e incentivare il ricorso a dosi mirate all’esatta necessità prevista dalla cura.
“Un atto importante per rendere più efficiente la spesa farmacologica, sia nelle strutture ospedaliere sia nelle famiglie – spiegano i consiglieri regionali Paolo Sarti e Tommaso Fattori – nel solco della campagna di sensibilizzazione promossa dalla rivista ecologista People for Planet e da studi ed esperienze internazionali. La somministrazione di farmaci sfusi in farmacia è ormai una realtà in paesi come Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada ed è allo studio dei governi francese e svizzero, che hanno deciso l’avvio di una sperimentazione, ora è tempo di cambiare anche nel nostro Paese”.
La mozione chiede anche che sia data piena attuazione alla legge 166 del 2016 per consentire la donazione di medicinali non utilizzati alle Onlus per finalità sociali e che queste disposizioni siano estese anche ai farmaci a uso veterinario.
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