Giornata di studio alla Fortezza da Basso organizzata da Accademia dei Georgofili e FederBio. Analisi di un mercato in continua crescita che adesso però ha bisogno di investire nella ricerca.
FIRENZE – Giovedì 22 marzo, a partire dalle ore 9.00, si svolgerà presso il Teatrino Lorenese nella Fortezza da Basso a Firenze una giornata di studio su “Quale ricerca e quali strumenti di trasferimento dell’innovazione per l’agricoltura biologica”, organizzata dall’Accademia dei Georgofili in collaborazione con Federbio, alla vigilia della rassegna “Firenze Bio” che si svolgerà sempre alla Fortezza da Basso dal 23 al 25 marzo. Al termine, alle ore 13 circa, si terrà una conferenza stampa di presentazione del protocollo di intesa tra Accademia dei Georgofili e Federbio.
In Italia, come in molti altri Paesi del mondo, il mercato del biologico è in continua crescita; da noi, secondo studi recenti, le vendite dei prodotti certificati biologici sono cresciute del 10,3% nei primi sei mesi del 2017, dato che conferma il 13,4% registrato nei dodici mesi precedenti. Il valore delle vendite del settore è quintuplicato rispetto al 2000 e nel 2016 l’export del bio italiano è aumentato del 15%, risultando pari al 5% dell’intero export agroalimentare nazionale. Alle tendenze di mercato corrispondono anche le scelte degli agricoltori che, nel 2016, hanno convertito al biologico 300mila ettari portando a quota 1,8 milioni gli ettari coltivati (erano 1,5 milioni nel 2015). Parimenti i produttori bio sono passati da 45.200 nel 2015 a 55.600 nel 2016.
Anche sul fronte dei consumatori l’accresciuta coscienza ecologica, il cambiamento degli stili di vita e delle scelte di consumo, hanno spinto le famiglie a rivolgersi sempre più spesso ai prodotti bio: nel 2017 il 78% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto biologico contro il 53% del 2012. Nel complesso, quindi, ci sono tutti i presupposti per un duraturo e consistente sviluppo del settore, che sta dimostrando la capacità di conciliare sostenibilità economica, sociale e ambientale e un approccio efficace nel contrasto al cambiamento climatico. Al pari di altri settori, anche per il biologico la crescita dovrà essere sostenuta dall’innovazione e dalla ricerca, delle quali le aziende agricole sentono particolarmente il bisogno..
In attesa che la ricerca nel nostro Paese torni ad avere il ruolo che le compete, con questa iniziativa l’Accademia dei Georgofili, in collaborazione con FederBio, intende fornire un contributo al rilancio della ricerca in agricoltura biologica. In particolare si vuole sottolineare, oltre all’aspetto economico, il ruolo strategico nella conservazione dell’ambiente, della biodiversità e nel governo sostenibile del territorio.
Fonte: Accademia dei Georgofili
Aggiungi un commento