Dalle ricerche di un ex allievo della Scuola Sant’Anna di Pisa il contributo determinante per salvare le coltivazioni di agrumi negli USA. Lorenzo Rossi è il primo ricercatore in Biologia dell’Apparato radicale assunto all’Università della Florida.
PISA – Dalla Scuola Superiore Sant’Anna alla University of Florida Indian River – Research and Education Center, dove da gennaio di quest’anno è ricercatore in tenure track (quindi con ottime possibilità di diventare professore associato alla scadenza del contratto da ricercatore), ed è il primo assunto in Biologia dell’Apparato Radicale, responsabile di un innovativo programma sullo stress radicale nelle piante di agrumi sottoposte a “HLB”, fitopatia di recente diffusione che sta compromettendo in maniera seria la coltivazione degli agrumi negli USA.
E’ il nuovo successo di Lorenzo Rossi, ex allievo del settore di Scienze Agrarie, che – grazie al programma di ricerca in Plant Root Biology, con focus sugli agrumi – dedica le sue attività di ricerca all’individuazione delle strategie per combattere quella che può essere definite la “Xilella degli agrumi”, una malattia che, negli ultimi dieci anni, ha fatto calare dell’85 per cento la produzione di agrumi in Florida.
“HLB”, che non trova corrispondente in italiano, è una malattia provocata da un batterio arrivato dall’Asia negli ultimi anni che si annida nelle radici delle piante di agrumi, provocandone la morte. Negli USA viene definita come “Citrus greening disease”, mentre in Cina la fitopatia è chiamata “malattia del drago giallo”, ovvero “Huánglóngbìng” da cui deriva per una sorta di assonanza “HLB”. Lorenzo Rossi è stato allievo ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna dal 2005 al 2010 e poi è diventato allievo perfezionando dal 2011 al 2014.
“Devo molto del mio successo – commenta Lorenzo Rossi – alla eccellente preparazione ricevuta. L’Italia e la Scuola Superiore Sant’Anna mi hanno permesso di studiare e mi hanno fatto crescere sotto il profilo scientifico e culturale, e di questo sarò sempre debitore verso il nostro Paese”.
Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna
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