Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Salva-Milano o Salva-abusi? Quando ‘Le mani sulla città’ non è solo un bel film

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L’ennesimo caso di corruzione ha travolto una legge pensata su misura per i disonesti. A distanza di 43 anni da ‘Mani pulite’  non è cambiato niente.

 

di Sandro Angiolini
9 febbraio 2025

Chi è appassionato di cinema probabilmente ricorda un bel film del 1963, girato da Francesco Rosi, interpretato dal mitico Rod Steiger e premiato al festival di Venezia: “Le mani sulla città”. Dove un impresario edile corrotto agiva in combutta con vari politici per farsi i propri loschi interessi. Vi ricorda qualcosa?

A me è tornato in mente questa settimana sentendo alla radio gli aggiornamenti sul cosiddetto decreto “Salva Milano”, che ora sembra su un binario morto perché (guarda caso) si è scoperto che un dirigente del Comune di quella città aveva messo su una tresca per facilitare le pratiche edilizie degli “amici” superando i vincoli della legge. Direi che due cose meritano una riflessione:

– la prima è che proprio a Milano, nel 1992, scoppiò l’indagine “Mani pulite”: sembra quindi che, là dove girano più soldi (“la capitale economica d’Italia”), girano inevitabilmente anche più mazzette e altre pratiche di corruzione;

– la seconda è che, fino a pochi giorni fa, lo schieramento a favore dell’approvazione del decreto di cui sopra era assai ampio e trasversale in Parlamento. Notate anche l’aggettivo presente nel suo titolo: “Salva”. Come se la qualità della vita degli abitanti di Milano e dell’ambiente in cui vivono dipendesse dall’introdurre norme che sanassero in realtà vari tipi di abusi edilizi già commessi. Il decreto avrebbe naturalmente “allargato le maglie” in tutta Italia, non solo a Milano, perché non si possono fare norme solo per una certa località.

Qualcuno si ricorda che in Italia abbiamo il primato europeo delle sanatorie e dei condoni edilizi autorizzati e anche del consumo di suolo? L‘ultimo in ordine di tempo è stato il cosiddetto “Salva casa”, approvato nel luglio del 2024; evidentemente a Milano (e altrove) non bastava. Purtroppo ci stiamo abituando, e non solo nel settore edilizio, a chi, con la scusa di assistere i piccoli cittadini incappati in qualche grana burocratica, di fatto risolve i problemi di grandi malfattori.

Quanto al consumo di suolo l’ultimo rapporto Ispra disponibile ci ricorda che ogni giorno, nel nostro Bel Paese, se ne perdono circa 200.000 mq (ossia 20 ettari). Tutto questo senza che le politiche a livello regionale, che su questo tema hanno un grande peso, riescano apparentemente a incidere in maniera seria.
Che, a distanza di 62 anni dall’uscita del film di Rosi e a 43 anni dal caso “Mani pulite”, si sia sempre allo stesso punto mi crea francamente un’indicibile tristezza.

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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