Una ricerca dell’Università di Pisa ha documentato una biodiversità inattesa ma anche l’invasione delle specie aliene, il 35% in più del previsto.
Redazione
15 febbraio 2025
PISA – A Pisa, la culla della Botanica moderna dove nel 1543 è stato fondato il primo Orto Botanico accademico al mondo, ancora oggi mancava un elenco completo di tutte le specie e sottospecie di piante vascolari (felci, conifere, piante a fiore) che crescono spontaneamente nel territorio del Comune.
A colmare questa lacuna ci ha pensato un gruppo di botanici dell’Università di Pisa, Lorenzo Peruzzi, Gianni Bedini e Jacopo Franzoni del Dipartimento di Biologia e Iduna Arduini del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali a cui si è aggiunto Brunello Pierini, studioso appassionato della materia. Il risultato è stata una ricerca appena pubblicata sulla rivista internazionale Plants che ha censito nel Comune di Pisa un totale di 1.404 tra specie e sottospecie, di cui 112 aliene.

“Nonostante l’area sia molto urbanizzata abbiamo documentato una grande ricchezza floristica con il 33% di specie native in più rispetto alle attese – spiega Lorenzo Peruzzi -. Purtroppo anche le specie aliene sono molto rappresentate con il 34,9% in più rispetto alle aspettative“.
L’inventario comprende anche alcune piante a rischio di scomparsa, trovate in gran parte nell’area protetta del Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli. In particolare sono quattro le specie vulnerabili (Butomus umbellatus , Leucojum aestivum subsp. aestivum , Ranunculus ophioglossifolius, Thelypteris palustris), nove quelle minacciate (Anacamptis palustris, Baldellia ranunculoides, Cardamine apennina, Centaurea aplolepa subsp. subciliata, Hottonia palustris, Hydrocotyle vulgaris, Sagittaria sagittifolia, Solidago virgaurea subsp. litoralis, Triglochin barrelieri) e una gravemente minacciata (Symphytum tanaicense).
“Quello delle invasioni biologiche è un problema notevole nel Comune di Pisa – commenta Iduna Arduini – Tra le 45 aliene invasive documentate nello studio ve ne sono 4 di rilevanza unionale, piante cioè i cui effetti negativi sono talmente rilevanti da richiedere un intervento coordinato e uniforme a livello di Unione Europea, e una, Salpichroa origanifolia, localmente molto invasiva”.
“La fonte principale dei dati utilizzati è rappresentata da Wikiplantbase #Toscana” – continua Gianni Bedini – un database floristico liberamente accessibile da cui abbiamo potuto estrarre ben 12.002 segnalazioni, disponibili grazie allo sforzo di numerosi e attivi collaboratori, il che dimostra il ruolo cruciale giocato anche dalla cosiddetta Citizen Science nell’accumulare informazioni importanti per la tutela della biodiversità vegetale”.

Aggiungi un commento