Ecosistema

Lenze abbandonate al molo di Viareggio rischio mortale per gli uccelli, esposto degli ambientalisti

uccelli-lenze-abbandonate-Legambiente_Toscana-ambiente
Beccaccia di mare con lenza avvinghiata alla zampa destra (foto Legambiente Versilia)

Legambiente Versilia, Wwf Alta Toscana e Amici della Terra chiedono un aumento dei controlli, sensibilizzazione dei pescatori e cartelli informativi.

 

di Gabriella Congedo
6 gennaio 2025

Edredone con lenza nell'ala
Edredone con lenza nell’ala

VIAREGGIO (Lu) – Una Strolaga minore con una lenza da pesca avvinghiata al corpo, un Corriere agganciato all’amo, un Voltapietre e dei Piovanelli pancianera con lenze attorno alle zampe. E l’elenco potrebbe continuare. Al porto di Viareggio il gesto apparentemente innocuo di tanti pescatori che abbandonano le lenze (e ami annessi) è causa di piccole e invisibili tragedie di cui sono vittime gli uccelli. Questi rifiuti infatti possono diventare per loro una trappola mortale. Fili, ami e reti li imprigionano, li strozzano o comunque, poiché non riescono a liberarsene, li condannano alla sofferenza.

Il problema delle lenze abbandonate al molo di Viareggio non è nuovo ed è stato segnalato a più riprese, negli anni, dalle associazioni ambientaliste. Senza che la situazione sia cambiata di una virgola. Così Legambiente Versilia, WWf Alta Toscana e Amici della Terra Versilia hanno presentato un esposto a Capitaneria di Porto, Autorità portuale regionale e Carabinieri Forestali di Camaiore. “Vogliamo denunciare – spiegano – il problema degli uccelli con ami o lenze attorcigliate al corpo all’interno del porto di Viareggio”.

Solo negli ultimi giorni, fanno presente, sono stati segnalati diversi casi di uccelli in difficoltà. Tra questi un Edredone (Somateria mollissima), una Beccaccia di Mare (Haematopus ostralegus), un Gabbianello (Hydrocoloeus minutus), un Mignattino alibianche (Childonias leucopterus). Si tratta di specie piuttosto rare nella zona. Sono stati liberati perché qualcuno se n’è accorto ma chissà quanti altri uccelli si allontanano feriti senza che sia possibile soccorrerli.

Tutti questi animali – ricordano le associazioni – sono protetti dalla legge n. 157/92 e tre di questi sono anche tra le specie protette dalla Direttiva Uccelli 79/409/Cee”. Ma nonostante il ripetersi di questi episodi sembra che poco sia stato fatto per cambiare la situazione. Eppure proprio ai pescatori dovrebbe stare a cuore la biodiversità marina. “Molti non sono consapevoli dei danni che questi materiali possono arrecare alla fauna selvatica, causando lesioni o morte a specie protette”. La richiesta è quella di “aumentare i controlli sulla pesca e riprendere le attività di sensibilizzazione avviate dalle associazioni ambientaliste con l’installazione di cartelli informativi come già fatto in passato”.

Il problema dei rifiuti da pesca abbandonati del resto non riguarda solo Viareggio, questa forma di incuria prospera ovunque. Eppure basterebbe così poco perché tutto questo non accadesse più: buttare le lenze e gli ami da pesca nei cassonetti o comunque riporli in sicurezza. Piccoli gesti di rispetto che risparmierebbero agli animali inutili sofferenze. È chiedere troppo?

Strolaga minore con lenza (foto Legambiente Versilia)
Strolaga minore con lenza (foto Legambiente Versilia)

 

Tags