Ecosistema

Al via la rigenerazione di 15mila mq di bosco nel Parco delle Foreste Casentinesi

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L’intervento per contrastare l’infestazione da bostrico rientra nel progetto “Le città che respirano” di Nespresso, Legambiente e AzzeroCO2. 

 

Redazione
29 novembre 2024

LONDA (Fi) – Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi un bosco di abete rosso minacciato dai disseccamenti e dai parassiti sta per tornare a nuova vita con il progetto “Le città che respirano” di Nespresso, Legambiente e AzzeroCO2. Un’iniziativa di rigenerazione delle aree verdi lanciata nel 2020 che ha coinvolto finora otto regioni italiane e adesso sbarca anche in Toscana.

L’intervento, condotto in collaborazione con l’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, riguarda un’area extra-urbana situata nel complesso demaniale di Rincine sul territorio del Comune di Londa, nella Città Metropolitana di Firenze. Una zona dall’altissimo valore naturalistico nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, inserito dal 2017 dalla Commissione Unesco nel Patrimonio naturale dell’umanità.

Il progetto si propone di salvare e rinaturalizzare un bosco di abete rosso di circa 15.000 mq colpito da disseccamenti e da infezioni di bostrico. Questo piccolo coleottero è un parassita endemico nei nostri boschi ed è fondamentale per la perpetuazione della foresta ma in presenza eccessiva può portare al deperimento e alla morte di molte piante.

Le operazioni si concluderanno in primavera e prevedono interventi di restauro forestale e diradamenti. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore stabilità del bosco attraverso la pulitura dell’area con la rimozione delle piante morte. Questo permetterà sia l’affermazione delle piante più grandi che l’ingresso spontaneo di latifoglie autoctone. Inoltre, per favorire ulteriormente la rinaturalizzazione, verranno messe a dimora nuove piante di abete rosso in zone colpite da calamità naturali.

Contribuire al recupero degli abeti rossi fortemente danneggiati permetterà al bosco di prosperare rafforzando le proprie capacità di difesa – sottolinea Silvia Totaro di Nespresso Italiana – Azioni come questa ci permettono di contribuire a creare le condizioni per rendere gli ecosistemi più sani e resilienti alle conseguenze dei cambiamenti climatici”.
L’emergenza dell’infestazione di bostrico sta mettendo alla prova la resilienza delle nostre foreste e richiede risposte immediate ed efficaci – aggiunge Alessandro Martella, direttore generale di AzzeroCO2 – L’intervento che stiamo attuando grazie alla partnership con Nespresso e in collaborazione con l’Unione dei Comuni di Valdarno e Valdisieve dimostra come, attraverso un approccio scientifico e una gestione forestale innovativa, sia possibile contribuire a contrastare questa minaccia e proteggere il patrimonio boschivo delle regioni italiane”.

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