L’insetto killer è arrivato anche a San Rossore. La soluzione sarebbe un antagonista, la Thalassa montezumae, ma occorre l’autorizzazione del Ministero.
di Gabriella Congedo
7 novembre 2024
PISA – Un pericolo mortale sta minacciando le pinete toscane: il suo nome è cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis), un insetto originario del Nord America che attacca i pini domestici succhiando la linfa dai rami. Ha già fatto moltissimi danni nel Lazio e nell’estate del 2023 è arrivato anche in Toscana. I primi focolai sono comparsi a Tirrenia e Marina di Pisa.
Per contenere l’infestazione il Comune di Pisa e il Servizio fitosanitario regionale hanno trattato le piante infette con l’endoterapia, cioè l’inoculazione nel legno della pianta di un insetticida molto potente a base di Ambamectina. Al momento circa 1800 piante sono state trattate dal Comune di Pisa e su altre 800 sta intervenendo il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana.
Ma il problema non è affatto risolto, tutt’altro. Data l’inarrestabile modalità di trasmissione – l’insetto killer è molto piccolo e il vento lo sposta con facilità su lunghe distanze – l’infestazione continua ed è arrivata recentemente anche a San Rossore. Al momento nella tenuta sono un centinaio gli alberi su cui è segnalata la presenza dell’insetto, ancora senza sintomi, tutti giovani e di piccole dimensioni.
Anche qui si sta praticando il trattamento endoterapico che tuttavia, avvertono gli esperti, contiene e rallenta l’infestazione ma non la eradica, data la facilità di trasmissione della cocciniglia.
La soluzione sembrano averla trovata i ricercatori del Crea, Centro per la ricerca in agricoltura e Istituto nazionale per la protezione delle piante. “Per contrastare il fenomeno in maniera definitiva serve l’introduzione di un antagonista efficace – spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani – individuato dagli esperti nella Thalassa montezumae, una coccinella su cui va svolta una sperimentazione e successivamente una valutazione da parte del ministero dell’Ambiente, che ne dovrà autorizzare il rilascio in natura. A questo riguardo stiamo organizzando a Pisa un convegno nazionale che si terrà a gennaio”.
“Siamo fiduciosi nei risultati della ricerca e della sperimentazione che, ci auguriamo, il Ministero voglia autorizzare al più presto» aggiunge la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi.
Di sicuro ci vorrà del tempo. Nell’immediato la strategia è quella di contenere il più possibile l’infestazione fino all’introduzione dell’antagonista. Sperando che nel frattempo l’insetto killer non raggiunga anche la Versilia.
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