Il progetto è previsto su un terreno agricolo di nove ettari ma vede l’opposizione di un neo comitato e del Consiglio comunale.
di Marcello Bartoli
5 novembre 2024
CASOLE D’ELSA (SI) – Una società a responsabilità limitata con sede a Roma e legata una multinazionale spagnola ha chiesto di installare dei pannelli fotovoltaici di capacità 4 Megawatt su un terreno agricolo di nove ettari nei pressi di una strada della via Etrusca che fa parte della Rete escursionistica toscana. Cittadini e amministrazione comunale però si dicono contrari alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nella campagna di Casole d’Elsa.
Per dire no al progetto si è costituito lunedì 28 ottobre nella frazione di Lucciana il Comitato cittadino per la tutela del Piano di Casole, nato spontaneamente per opporsi al parco fotovoltaico previsto in prossimità del centro abitato di Cavallano: “Dobbiamo evitare la costruzione dell’impianto, cercare almeno di mitigare l’impatto ambientale qualora il progetto venisse realizzato ma soprattutto definire con urgenza un piano delle aree idonee e non idonee a ospitare progetti simili, garantendo così una pianificazione più oculata e rispettosa del territorio, condividendo queste scelte con la popolazione”.
Per il comitato “la strada di Bacciolina, parte della Rete escursionistica toscana, verrebbe compromessa dalla presenza del fotovoltaico, incidendo sulla fruibilità dell’area e impattando negativamente sul progetto Terre degli Etruschi“. Ulteriore motivo di preoccupazione è il rischio per la fauna locale: la recinzione metallica che circoscriverebbe il parco bloccherebbe il naturale passaggio degli animali selvatici costringendoli a muoversi attraverso incroci stradali e aumentando così i pericoli legati al traffico e alla sicurezza.
In Consiglio comunale maggioranza e opposizione si dicono contrarie al progetto ma stando alla normativa l’amministrazione sembra non potersi opporre e l’ultima parola spetterà alla Regione Toscana. Per molti cittadini di Casole “nella stessa zona industriale del Piano esistono aree più idonee per l’installazione di pannelli e potrebbero essere utilizzati anche i tetti degli stabilimenti. Sono aree in qualche modo già compromesse e, soprattutto, assai meno sensibili e importanti dal punto di vista dei valori paesaggistici, turistici e identitari”.
Per Federico Versporziani della lista civica Noi Ci Siamo “all’interno del perimetro dell’area passa un torrente per cui dovrebbe essere mantenuta una fascia di rispetto di mitigazione per il rischio idraulico”. Rincara la dose Alfio Barbagallo della lista civica Pensare Comune: “Noi chiediamo in primis che la regione venga a Casole per incontrare i cittadini in un’assemlea pubblica”. Infine Andrea Peragnoli, sindaco di Casole d’Elsa, ricorda che la Regione ha tempo 180 giorni dall’uscita del decreto per deliberare e indicare le aree idonee.
Il Comitato si riunirà nuovamente venerdì 8 novembre alle ore 21.15 presso il Centro civico di Cavallano. Informazioni: comitatopianocasole@gmail.com – NoiCiSiamoCasole
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