Ecosistema

Pericolo Vespa velutina, radio telemetria in soccorso delle api da miele

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Per la prima volta in Toscana localizzato un nido nella zona di Vaiano in provincia di Prato grazie alla tecnica del radiotracking.

 

Redazione
4 novembre 2024

Originaria dell’estremo oriente la Vespa velutina, il terribile predatore delle api da miele, si è ormai diffusa in tutta la Toscana con le province di Massa Carrara e Lucca a detenere il record di nidi. Si tratta di una specie che uccide le api direttamente nell’alveare e minaccia il futuro di 7 mila apicoltori e dei loro 140 mila alveari. Senza contare che può essere pericolosa anche per l’uomo. In Europa è stata avvistata per la prima volta in Francia nel 2004. Dal 2012 è presente anche in Italia, arrivata in Liguria dal confine francese, e dal 2017 in Toscana.

Un valido supporto per sconfiggere questa specie aliena sembra essere finalmente arrivato dal radiotracking o, in italiano, radio telemetria, un insieme di tecniche applicate che consente di ottenere informazioni sulla posizione, distribuzione, comportamento ed ecologia di insetti e altri animali selvatici. Funziona mediante un sistema di trasmissione (radiotrasmittente) che emette il segnale a una precisa frequenza e uno di ricezione (antenna) che capta l’onda. Grazie alla radio telemetria nei giorni scorsi è stato localizzato per la prima volta in Toscana un nido di Vespa velutina nella zona di Vaiano in provincia di Prato.

“Si tratta di un emettitore con una sorta di micro antenna che viene legata alla vespa, catturata con dei retini e poi anestetizzata attraverso le basse temperature di un frigo – spiegano i ricercatori -. Il dispositivo permette di ricevere un segnale per circa quarantott’ore ed è possibile seguire la Vespa velutina nel suo volo che tendenzialmente porta al nido. Può andare a caccia, può muoversi ma verso sera, se non subito, si dirige comunque al nido”.

Questo primo positivo risultato è stato reso possibile grazie al Piano regionale operativo dal 2023 in attuazione della normativa europea e nazionale, attuato con il coordinamento scientifico dei Dipartimenti universitari di Pisa e Firenze e coadiuvato dalle attività di monitoraggio, distruzione o neutralizzazione dei nidi affidati a tre associazioni apistiche: Associazione Regionale Produttori Apistici (A.R.P.A.T.), Associazione degli Apicoltori delle Province Toscane (A.A.P.T.) e Toscana Miele. I soggetti coinvolti nell’attuazione del Piano collaborano inoltre con il Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente del CREA e associazioni apistiche di altre Regioni, in collaborazione con la rete Stop Velutina nata dal progetto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

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