Rinnovabili

Pale eoliche in Val di Cornia, il territorio pronto a dar battaglia

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Sono 23 gli impianti previsti nei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima e Suvereto cui si oppongono sindaci, aziende agricole e la rete TESS.

 

di Marcello Bartoli
2 novembre 2024

VAL DI CORNIA (Li) – Il 6 settembre rappresentanti di comitati e associazioni provenienti da tutta la Toscana e dalla Romagna si sono riuniti con l’assessora all’Ambiente Monia Monni per discutere di aree idonee e non idonee all’installazione di impianti eolici e fotovoltaici industriali. Da una parte 17 associazioni ecologiste hanno denunciato come “l’Italia pare tergiversare immobilizzata da un conservatorismo devastante e da paure totalmente infondate e antiscientifiche” chiedendo alla Regione di ascoltare l’ecologismo scientifico e di non essere attendista nella realizzazione degli impianti pur rispettando lo spirito delle direttive europee. Dall’altra 36 tra associazioni e comitati hanno dato vita alla coalizione TESS per esorcizzare le speculazioni energetiche industriali, sostenendo che “senza adeguate azioni di tutela saranno danneggiati paesaggio e aree naturali”.

È notizia recente l’avvio di una nuova procedura per installare nove pale eoliche nel territorio tra i Comuni di Piombino, Campiglia Marittima e Suvereto, a ridosso del Parco naturale di Montioni. Questa procedura, se autorizzata, sommerebbe questi nove impianti a un’altra recente richiesta per un totale di ventitré pale eoliche. Sulla vicenda sono intervenuti i sindaci di Piombino Francesco Ferrari, la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati e la sindaca di Suvereto Jessica Pasquini: “Non siamo contrari alle energie rinnovabili, anzi, ma certamente non possiamo consentire che la transizione ecologica vada a scapito del paesaggio e delle aziende agricole che qui lavorano e investono. Il nostro compito di sindaci è proprio quello di tutelare il territorio e le sue aziende”.

I sindaci starebbero lavorando, congiuntamente agli altri Comuni della Val di Cornia, per elaborare una mappatura del territorio affinché siano individuate aree idonee agli impianti per la produzione di energie rinnovabili dove l’impatto paesaggistico sia minore e non si crei danno alle aziende agricole. Lo scorso giugno un comitato di giovani imprenditori agricoli guidato da Marco Bonucci, Niccolò Pini e Andrea Larini ha iniziato a riunirsi presso il Podere San Giuseppe (zona Casalappi) lanciando un allarme: “La Val di Cornia è presa di mira da numerose società di produzioni energetiche che si rivolgono direttamente ai proprietari dei terreni offrendo somme pari a quattro o cinque volte il valore di mercato dei terreni agricoli arrivando in qualche caso a pagare fino a 170.000 euro all’ettaro per realizzare stazioni di stoccaggio elettriche (impianti BESS)”.

I progetti degli impianti sono curati da società come Sorgenia Renewables, Orta Energy 14, San Nicola Energia, Pellestrina, Iren Green Generation Tech, ma nonostante l’autorevolezza delle aziende in questione anche il Consorzio Suvereto e Val di Cornia dice no alle pale eoliche: “Le colline ricoperte di vigneti e oliveti verrebbero deturpate da pannelli e piloni, con un danno incalcolabile all’immagine di un’area rinomata per la sua bellezza e la sua autenticità”.

Per le aziende contrarie ai progetti pare diventato una sorta di assedio dell’industria delle rinnovabili che “si approfitta di un vuoto normativo per cercare di comprare più spazi possibili ma a guardare le carte climatiche risulta che il vento non sia adeguato a questi impianti”.  Secondo i tecnici della rete di associazioni TESS (Transizione Energetica Senza Speculazioni) la Toscana può raggiungere l’obiettivo di energia rinnovabile rinunciando all’eolico e investendo invece sul fotovoltaico su aree già infrastrutturate, salvaguardando paesaggio e agricoltura. 

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  • Dove pensano di trovare l’energia rinnovabile per alimentare le auto elettriche di cui si riempiono la bocca? La tragedia della Spagna insegna: bisogna fare presto, in definitiva i mulini a vento non deturpano proprio nulla. Se c’é qualcuno che deturpa l’ambiente sono proprio coloro che si oppongono senza proporre alternative DI PARI POTENZA INSTALLATA.