Diciassette new entry dopo l’ultimo censimento del Comune e dei Carabinieri Forestali. Pronta la documentazione per l’iscrizione di altri 8 esemplari.
Redazione
26 ottobre 2024
FIRENZE – Alberi maestosi, bellissimi, secolari. Giganti verdi che sono lì a ricordarci l’artista più creativo di sempre: la natura. A Firenze salgono a 29 gli alberi monumentali iscritti nel Registro nazionale. Erano 12 nel 2020 ma dopo l’ultimo censimento e le valutazioni fatte dagli esperti della direzione Ambiente e dai Carabinieri Forestali se ne contano 17 in più.
Si tratta di 14 alberi di proprietà privata e 15 di proprietà comunale, fra cui piante bellissime come la sughera, il pino d’Aleppo e l’olmo del Giappone dell’Orto Botanico, la palma da vino del Cile di Villa di Rusciano, il cipresso della scalinata di via del Monte alle Croci, il pino d’Aleppo di viale Galileo, il pino domestico e il cedro del Libano del Bobolino. Fra gli alberi privati invece ci sono lo stupendo esemplare di glicine in via Pisana 130/132, la robinia di via dei Pepi con la sua forma particolare, il famoso pino nero di villa Gamberaia.
“La ricerca sulle piante monumentali è continua – spiega la vicesindaca e assessora all’Ambiente Paola Galgani – come continui sono gli approfondimenti, i censimenti e le valutazioni fatte con l’intervento di esperti e la collaborazione dei Carabinieri forestali, anche in base alle segnalazioni dei cittadini. È un lavoro importante che tiene conto non solo del valore ambientale dell’albero ma anche del suo ruolo paesaggistico, monumentale, storico o culturale”.
E infatti, si apprende dal Comune, si sta lavorando a nuove candidature ed è già pronto il materiale per altri 8 esemplari. Nel frattempo la Regione Toscana ha completato l’inserimento dei “nuovi arrivati” sul Geoportale ministeriale (qui l’Elenco degli alberi monumentali d’Italia).
Cos’è un albero monumentale
In Italia esiste una legge apposita, la n° 10 del 2013, che identifica, riconosce e tutela gli alberi monumentali prevedendo anche delle sanzioni nel caso in cui dovessero essere abbattuti. È albero monumentale:
- l’albero ad alto fusto o quello secolare che per età, dimensioni, pregio naturalistico, rarità botanica, peculiarità della specie, è considerabile come un raro esempio di maestosità e longevità o che abbia precisi riferimenti a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale o delle tradizioni locali.
- I filari o le cosiddette alberate di particolare valore paesaggistico, monumentale, storico e culturale, anche se posti all’interno dei centri urbani.
- Infine, gli alberi che si trovano all’interno di strutture di particolare pregio storico e culturale come i monasteri, le chiese e le residenze storiche.
Le piante candidate al riconoscimento devono possedere almeno una di queste caratteristiche. Una volta che l’albero è entrato nella lista delle piante monumentali deve essere curato, mantenuto in buono stato e seguito con attenzione, concordando ogni intervento con i Carabinieri forestali.
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