Il riconoscimento viene assegnato alle località che godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio. La provincia con più Bandiere arancioni è Siena, segue la provincia di Pisa con sei.
Ieri a Genova il Touring Club Italiano ha annunciato le 227 Bandiere arancioni del triennio 2018-2020 e la Toscana è stata premiata come la Regione più arancione d’Italia (con 38 riconoscimenti), seguita dal Piemonte (28) e dalle Marche (21).
Le assegnazioni sono andate: in provincia di Arezzo ad Anghiari, Castiglion Fiorentino e Lucignano; in provincia di Firenze a Barberino Val d’Elsa, Certaldo e Vinci; in provincia di Grosseto a Massa Marittima, Pitigliano, Santa Fiora e Sorano; in provincia di Livorno a Suvereto; in provincia di Lucca a Barga e Montecarlo; in provincia di Massa Carrara a Fosdinovo; in provincia di Pisa a Casale Marittimo, Casciana Terme Lari, Castelnuovo Val di Cecina, Peccioli, Pomarance e Volterra; in provincia di Siena a Casole d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chiusi, Montalcino, Montefollonico, Montepulciano, Monteriggioni, Murlo, Pienza, Radda in Chianti, Radicofani, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano e Trequanda.
La Bandiera arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del Touring Club Italiano che verifica la sussistenza degli standard e garantisce così ai viaggiatori un costante controllo della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.
Su oltre 2.800 candidature in questi 20 anni solo l’8% ha ottenuto il riconoscimento.
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