Ecosistema

Il nuovo insetto scoperto all’Isola d’Elba riconosciuto ufficialmente specie endemica

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Foto Parco nazionale Arcipelago toscano

Si chiama Embia ilvana, nome scelto dai cittadini attraverso un sondaggio on line. Un nuovo tassello che si aggiunge alla biodiversità dell’Arcipelago toscano. 

 

di Iacopo Ricci
19 ottobre 2024

ISOLA D’ELBA (Li) – Scoprire una nuova specie su un’isola costituisce un tassello preziosissimo che aiuta a leggere meglio il mosaico di biodiversità di quel territorio. Embia ilvana, il nuovo insetto scoperto da Paolo Fontana e Leonardo Forbicioni, è stato riconosciuto ufficialmente come specie endemica dell’isola d’Elba. La consacrazione è arrivata con la pubblicazione dello studio dei due entomologi sulla prestigiosa rivista specialistica Zootaxa. La ricerca è promossa dalla World Biodiversity Association con il supporto del Parco nazionale e in collaborazione con il Nat Lab (Museo Naturalistico dell’Arcipelago Toscano).

L’insetto in questione è un Embiottero, uno dei meno conosciuti, tant’è che molti entomologi non ne hanno mai visto uno. Il motivo sta nel suo aspetto poco appariscente e nella particolare biologia: è tipico degli ambienti caldi e trascorre tutta la vita dentro tunnel di seta che secerne e costruisce da sé. Fa capolino in superficie solo nei periodi meno secchi (primavera e autunno) ed è dunque molto difficile vederlo.

Lo studio di Fontana e Forbicioni ha identificato quattro specie di embiotteri nell’arcipelago toscano: Haploembia solieriHaploembia tarsalisEmbia ramburi e una nuova specie, Embia ilvana, descritta per la prima volta. Il nome scelto per questa nuova specie endemica deriva da “Ilva”, il nome latino dell’isola ed è stato scelto dai cittadini che hanno espresso la loro preferenza tramite un sondaggio on-line concluso il 6 gennaio di quest’anno.

Con questa ricerca il numero di specie di Embiotteri conosciute in Italia sale a 10 (16 quelle note in tutta Europa) e recentemente l’Unione Europea ha classificato questi insetti tra quelli in via di estinzione. La presenza di quattro specie in un’area geografica così limitata lascia immaginare che altre specie di Embiotteri possano essere presenti nelle isole dell’Arcipelago toscano non ancora studiate.

A questo proposito Paolo Fontana e Leonardo Forbicioni stanno pensando di organizzare sull’isola d’Elba un corso intensivo per selezionare giovani studenti che vogliono iniziare a conoscere questo ambito dell’entomologia, che sarebbe un unicum a livello europeo. Anche lo studio dei piccoli insetti come gli Embiotteri dell’arcipelago toscano può dare un contributo importante alla conservazione di habitat unici e fragili e aggiunge un ulteriore tassello all’immenso mosaico della biodiversità.

Isola d'Elba, monte Capanne (foto Parco nazionale Arcipelago Toscano)
Isola d’Elba, monte Capanne (foto Parco nazionale Arcipelago Toscano)

 

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