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Base a San Rossore, da 14 associazioni la petizione per dire “no”. Malumori anche nel Pd

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Tra i primi firmatari molti i nomi “eccellenti”, da Luca Mercalli a Sabrina Giannini. Pesanti critiche al progetto anche da una parte del Pd toscano.

 

di Gabriella Congedo
15 ottobre 2024

PISA – Quattordici associazioni ambientaliste unite in una petizione per dire no alla base dei Carabinieri nel Parco di Migliarino San Rossore. Amici della Terra (Nazionale e Versilia), Apuane Libere, Italia Nostra (Toscana, Pisa e Versilia), il Comitato per la difesa di Coltano, il Comitato Difesa Alberi Pisa, La città Ecologica, Lipu Toscana, Le voci degli Alberi Pietrasanta, Mountain Wilderness Nazionale, WWF (Alta Toscana e Toscana) chiedono alle istituzioni di fermare un progetto che provocherebbe “uno scempio ambientale irreversibile”. (La petizione si può firmare a questo link).

I promotori mettono sul piatto un centinaio di “prime firme” eccellenti tra cui l’architetto e urbanista Pierluigi Cervellati, il meteorologo Luca Mercalli e l’archeologo Carlo Tozzi, giornalisti come Sabrina Giannini della Rai e Fabio Demi, botanici come Amedeo Alpi, Fabio Garbari e Lorenzo Peruzzi e poi ancora filosofi, agronomi, artisti, ex presidenti del Parco, 56 tra docenti e ricercatori di una ventina di università italiane e straniere.

La motivazione è prettamente ambientalista: “Esprimiamo ferma contrarietà alla localizzazione della base dei Carabinieri (G.I.S. e 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”) tra l’area CISAM a San Piero a Grado e la Tenuta Isabella a Pontedera. Essa provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale in area boscata e pregiata del Parco MSRM”. Si tratta, scrivono le associazioni promotrici – di “un progetto devastante a livello ambientale, con la distruzione di decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale”, un’area che “fa parte della Selva Pisana (Scheda IT5170002) ed è tutelata addirittura dall’Unesco”.
 “Si stima – proseguono – che debbano essere abbattute circa 10.000 piante, il quadruplo delle 2.500 previste nell’accordo firmato nel settembre 2023 al Tavolo Interistituzionale. La distruzione di un ecosistema secolare”.

Foto dal sito di Alessandra Nardini
Foto dal sito di Alessandra Nardini

E a quanto sembra l’ipotesi di collocare la base dei Carabinieri all’interno dell’area parco sta facendo emergere frizioni nel Pd toscano. Alla scelta dell’assessora regionale Alessandra Nardini, pisana, di sottoscrivere la petizione è seguita la reazione di Eugenio Giani secondo il quale l’assessora si starebbe occupando di temi che non le competono.

Dalla parte di Alessandra Nardini si schiera invece “senza se e senza ma” la sezione Pd Bertelli di Pontedera che chiede a Giani di sapere cosa stia accadendo davvero nel territorio pisano. “A Camp Darby si sono intensificati in maniera eccezionale i trasporti di materiali bellici su mezzi militari – scrivono in una nota – a tal punto che è divenuto il più grande polo di stoccaggio e di smistamento di materiale bellico USA di tutta Europa”. Tutte movimentazioni, aggiungono, che avvengono senza alcun controllo istituzionale e con i cittadini tenuti all’oscuro di tutto. E mentre il rischio di un’escalation irreversibile si fa più concreto “non possiamo assistere inerti allo scempio di un parco e alla messa in campo di progetti che ridurrebbero la provincia di Pisa e zone limitrofe nel territorio più militarizzato del mondo”.

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