In Toscana più di un campo su tre è biologico con il 37,5% delle superfici e 244 mila ettari coltivati. Le aziende sono quasi 7.000.
Redazione
12 ottobre 2024
Secondo l’ultimo rapporto Bio in cifre redatto dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e dal Mediterranean Agronomic Institute of Bari (CIHEAM BARI) l’Italia del biologico continua a crescere nonostante le sfide poste dalla nuova Politica Agricola Comune (PAC), sia per superfici che per numero di operatori. Al 2023 quasi un ettaro su cinque di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è biologica.
La Toscana si conferma leader del biologico in Italia con il 37,5% delle superfici davanti a Calabria (36,3%) e Sicilia (30,7%) raggiungendo con largo anticipo il target europeo del 25% previsto dalla strategia del piano Farm to Fork. L’altro primato riguarda il peso delle imprese bio rispetto alle aziende agricole totali che è quasi il doppio se confrontato con il dato nazionale: il 13,3% rispetto al 7,4%. Più di un campo su tre è bio.
Prosegue dunque la crescita del biologico in Toscana con quasi 7 mila aziende che hanno abbandonato l’agricoltura convenzionale per abbracciare il modello biologico (+88% in dieci anni e dell’8,7% solo nell’ultimo anno) sulla spinta anche di una diffusa sensibilità salutistica e di un mercato in forte espansione.
L’impennata del bio in Toscana è stata graduale e costante nel tempo e ha riguardato sia le imprese che le superfici che hanno raggiunto i 244 mila ettari, il 6,6% in più rispetto al 2022. Le principali colture sono quelle foraggere, principalmente destinate all’alimentazione del bestiame (28,4%), i cereali (10,7%) e l’olivo (11,5%). Tra le colture che hanno fatto registrare un incremento a doppie cifre nell’ultimo anno ci sono invece gli ortaggi (+44,1%) con oltre 2 mila ettari in più di superfici destinate alla produzione di verdure, fragole e così via.
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