Appuntamenti

Keu, il Coordinamento Valdera Avvelenata manifesta il 26 ottobre a Pontedera

Valdera-Avvelenata-discariche-keu-Toscana-ambiente

Gli ambientalisti chiedono la bonifica del Green Park: “I mucchi di terra contaminata dal Keu sono in uno stato di completo abbandono”.

 

di Marcello Bartoli
8 ottobre 2024

VALDERA (Pi) – La Valdera incide solo per il 5% sulla produzione regionale di rifiuti ma ne raccoglie già oltre il 50% da tutta la Toscana. Il possibile ampliamento della discarica di Gello, richiesto alla Regione Toscana dal gestore Ecofor (le quote del quale sono in mano anche ai due principali Comuni della zona, Pontedera e Cascina) desta la preoccupazione di associazioni e partiti di opposizione. Altro nodo da sciogliere è quello della discarica di Legoli, azionista di maggioranza il Comune di Peccioli attraverso la società Belvedere.

A preoccupare ulteriormente la cittadinanza permane poi la questione del Keu, ossia le scorie di risulta della concia delle pelli provenienti dal comprensorio del cuoio di Santa Croce sull’Arno. Il Keu non bonificato è tossico per via di componenti cancerogene come cromo esavalente, arsenico e selenio e un’inchiesta della Dda di Firenze ha scoperto che gli scarti venivano utilizzati anche nella lottizzazione del cosiddetto “Green Park” di Pontedera. Qualche mese fa alcuni controlli per il rilevamento del cromo esavalente nel comune di Crespina Lorenzana avevano evidenziato anche alcuni valori fuori norma in due pozzi privati.

Valdera-Avvelenata-keu-discariche-Toscana-ambienteIl prossimo 26 ottobre a Pontedera il Coordinamento Valdera Avvelenata, che riunisce più associazioni e comitati ambientalisti, ha lanciato una manifestazione per sollecitare la bonifica dei luoghi e la trasparenza nel rendere pubblico quanto accaduto: “Abbiamo fatto una nuova segnalazione sullo stato di completo abbandono in cui si trovano i mucchi di terra contaminata al “Green Park” che dovrebbero essere ben sigillati e impermeabilizzati ma al contrario si trovano alla mercè della pioggia che può portare alla formazione di cromo esavalente, fortemente tossico e mutageno cancerogeno”.

Nel frattempo c’è stato un primo giudizio nell’ambito dell’inchiesta sullo smaltimento illecito del Keu: è caduta l’aggravante del metodo mafioso relativo a presunti condizionamenti sugli appalti pubblici. L’inchiesta della Dda di Firenze aveva ipotizzato un ruolo della ‘ndrangheta sullo smaltimento di rifiuti in Toscana. L’inchiesta era stata chiusa nel novembre scorso dopo gli arresti avvenuti nell’aprile del 2021.

Nel giugno del 2020, inoltre, la notizia che 24.000 tonnellate di cromo e idrocarburi avevano inquinato molti campi del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno si era abbattuta come una scure su cittadini e Comuni dell’area interessata: oltre ai Comuni di Castelfiorentino, Montaione, Cerreto Guidi e Fucecchio erano interessati anche Palaia, Montopoli e San Miniato. Campi di grano e mais erano stati inquinati nel tempo da rifiuti speciali del distretto conciario smaltiti illecitamente come concime. Fu questo l’esito delle indagini dell’operazione denominata “Blu mais” coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze.