Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

Pensiline fotovoltaiche sui parcheggi, in Italia sono ancora una rarità

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Un esempio virtuoso: il parcheggio dell'ospedale di Campostaggia a Poggibonsi (foto Regione Toscana)

Siamo molto indietro mentre dovremmo seguire l’esempio di Francia, Germania e Spagna. Intanto la Gran Bretagna spegne l’ultima centrale a carbone.

 

di Sandro Angiolini
6 ottobre 2024

Due notizie sono arrivate praticamente insieme questa settimana da alcuni importanti Paesi europei; entrambe ci dicono molte cose su dove stanno andando in termini di forniture di energia.
La prima arriva dalla Gran Bretagna dove, a distanza di 142 anni dall’inizio dell’utilizzo di questa fonte, è stata spenta l’ultima centrale a carbone ancora presente. Così diventano 11 i Paesi al mondo divenuti “coal free”, che cioè fanno a meno di questo (assai inquinante) tipo di energia fossile. Quello che pochi sanno è che, dal prossimo anno, dovrebbero diventarlo anche Spagna e Italia. Non è un passaggio da poco, per tanti motivi, e va apprezzato.
Ciò che conforta ancora di più è che si tratta di una tendenza ormai irreversibile e diffusa in tutti i Paesi più sviluppati al mondo, come i 38 membri dell’OCSE. Da due di questi arriva la seconda notizia, che ben complementa la prima.

La Spagna, infatti, sta pensando di mettere a punto norme che facilitino l’installazione di pannelli solari sulle coperture dei parcheggi, sull’esempio di quanto hanno già fatto Francia e Germania. Qualcuno di voi potrà pensare che si tratta della scoperta dell’acqua calda: in parte gli do ragione. Ma, se ci riflettete bene, in Italia siamo ancora molto indietro.

Quando giro per supermercati, centri commerciali, complessi ospedalieri, stabilimenti industriali, palazzetti dello sport e altre grandi strutture simili rimango sempre sconcertato nel constatare che queste costruzioni sono state tirate su (anche negli ultimi anni) senza pensare a orientare i loro tetti e le eventuali pensiline dei parcheggi presenti verso Sud, così da intercettare la radiazione solare.
E, anche quando lo sono, raramente ospitano dei pannelli. Miopia progettuale? Sovrintendenze paesaggistiche ipersensibili? Non lo so, ma questa è, in troppi casi, la triste realtà.

Tutto questo, a mio modesto parere, spiega in parte anche perché le vendite di auto elettriche aumentano, ma di poco. Si discute di solito del loro alto prezzo, ma mi sembra chiaro che un fattore chiave è rappresentato dal trovare senza difficoltà punti di ricarica; come appunto potrebbero esserlo i parcheggi delle strutture che ho elencato sopra. Oggi infatti esistono centraline in grado di ricaricare le auto elettriche in meno di un’ora.
Ma forse da noi fa più notizia lamentarsi delle importazioni di veicoli cinesi…

 

Sandro Angiolini_piccolaOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.

È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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