La denuncia di Legambiente: “Da oltre un mese non vengono ritirati i rifiuti. Un enorme pericolo per la salute pubblica e la biodiversità dell’isola”.
di Iacopo Ricci
27 settembre 2024
ISOLA DI GIANNUTRI (Gr) – Enormi cumuli di rifiuti solidi urbani e poi rifiuti speciali come contenitori di olio esausto con il percolato sparso sul terreno, frigoriferi, lavatrici, persino fuoribordo. Non siamo nella Terra dei Fuochi ma a Giannutri, isola protetta e perla dell’Arcipelago Toscano, e questa montagna di spazzatura non è una discarica ma un’isola ecologica. Che di ecologico ha ben poco, come si può vedere anche dalle foto.
A denunciare per l’ennesima volta questa situazione è Legambiente Arcipelago Toscano. “Da oltre un mese la ditta che raccoglie i rifiuti a Giannutri non viene a ritirarli e quello che si vede è un enorme accumulo di rifiuti – tuona l’associazione ambientalista – Questa situazione si ripete ciclicamente ed è un enorme pericolo per la salute pubblica e per la biodiversità dell’isola”.
In un ecosistema delicato come questo il rischio del disastro ambientale è dietro l’angolo e a quel punto, avverte Legambiente, ne dovrebbero rispondere tutti gli enti preposti al controllo e alla tutela dell’isola di Giannutri, dal comune dell’Isola del Giglio al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, alla Regione Toscana fino al ministero dell’Ambiente. Giannutri infatti fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è un sito Natura 2000 e un Sito di interesse regionale (Sir). E la legge quadro sulle Aree protette del 1991, ricorda l’associazione ambientalista, stabilisce il totale divieto a mettere in atto qualunque azione “possa incidere sulla morfologia del territorio, sugli equilibri ecologici, idraulici ed idrogeotermici e sulle finalità istitutive dell’area protetta”. Dunque non è ammissibile la presenza di una discarica travestita da isola ecologica.
Due le richieste di Legambiente per superare l’emergenza e fare in modo che lo scempio non si ripeta: al comune dell’Isola del Giglio di far rimuovere immediatamente tutti i rifiuti che si sono accumulati, soprattutto quelli tossici e nocivi e allestire una vera isola ecologica dove mettere in sicurezza i rifiuti speciali. Al Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano di far controllare periodicamente l’area dai Carabinieri forestali per impedire che venga trasformata nuovamente in una discarica.
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