Installata la prima delle sei centraline low cost per il monitoraggio diffuso della qualità dell’aria. Saranno posizionate in zone con caratteristiche diverse con l’obiettivo di creare una rete.
CAPANNORI (Lu) – E’ iniziato stamani il percorso di installazione delle sei centraline low cost per il monitoraggio diffuso sul territorio della qualità dell’aria, nell’ambito del progetto sperimentale ‘Air Quality’, tra i primi a essere realizzati in Italia, di cui è capofila il Comune di Capannori. Sono partner scientifici l’Istituto di Fisiologia clinica e l’Istituto di Biometeorologia del CNR, il Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove Tecnologie dell’Università di Pisa e Arpat.
La prima centralina è stata collocata in prossimità della centralina di rilevamento Arpat di via Carlo Piaggia a Capannori e ha la funzione di verificare che i dati rilevati siano congrui rispetto a questa, dato che i due dispositivi utilizzano sistemi di taratura diversi. Servirà anche da reference per le altre presenti nelle aree più periferiche, perché renderà leggibili i dati di tutto il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria esteso sul territorio. Dati che, una volta dimostrata la coerenza tra i diversi sistemi di misura, potranno integrare i dati Arpat e saranno rilevati ogni 2 minuti e visibili in tempo reale.
Le altre quattro centraline fisse saranno installate nelle prossime settimane a Marlia, San Ginese, Carraia e Colle di Compito (zona Padule), mentre un’altra mobile sarà testata su un drone all’interno dell’aeroporto di Capannori. I sei dispositivi non misureranno pressioni ed emissioni di PM 10, ma lo stato della qualità dell’aria dato da un mix di fattori in modo da acquisire informazioni precise sulla distribuzione dell’inquinamento atmosferico nello spazio. Saranno infatti in grado di misurare temperatura, umidità relativa, rumore, qualità del manto stradale, anidride carbonica, ozono, biossido di azoto, monossido di carbonio, PM 2,5, PM 10 e VOC (componenti organici volatili).
“A breve questo innovativo progetto sarà pienamente operativo – dichiara l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi- e potrà rivelarsi molto utile per comprendere in modo più puntuale quali sono i fattori che nelle varie aree del nostro territorio vanno realmente a incidere sull’inquinamento atmosferico.
Fonte: Comune di Capannori
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