Itinerari

Inaugurati 5 alpeggi in Lunigiana, una casa di tutti nel cuore della montagna toscana

Alpeggi-Bagnone-Appennino_Toscana-ambiente
Foto Comune di Bagnone

Recuperati e ristrutturati sull’Appennino di Bagnone un tempo erano ricoveri per i pastori. Sono sempre aperti gratuitamente e in autogestione.

 

Redazione
6 luglio 2024

BAGNONE (Ms) – Sono stati testimoni delle fatiche e delle solitudini dei pastori che vi si ricoveravano in estate con il bestiame. Oggi Tornini, Garbia, Fagianelli, Baton, Matale, cinque alpeggi adagiati sull’Appennino di Bagnone in Lunigiana, tornano a vivere per fare da rifugio e escursionisti a fungaioli.
Li ha inaugurati ieri mattina la vicepresidente e assessora regionale all’Agricoltura e alle Aree interne Stefania Saccardi che ha partecipato alla cerimonia che si è svolta al bivacco di Tornini. Insieme a lei il sindaco di Bagnone Giovanni Guastalli, il presidente del Parco Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovannelli e il presidente del CAI sezione Bagnone Federico Santini.

L’alpeggio Tornini sarà un’area di montagna con un plus molto speciale grazie al contributo del CAI, essendo stata pensata per essere accessibile a tutti, sia a persone con disabilità, sia a coloro che per varie ragioni hanno patologie che non consentono di affrontare sentieri più impegnativi.

I cinque bivacchi e la relativa sentieristica sono stati recuperati e ristrutturati su fondi del Piano di Sviluppo Rurale per circa 1 milione di euro. Un investimento che ha riqualificato un patrimonio simbolo di una comunità intera. Questi interventi si inseriscono in un quadro di 121 progetti finanziati sulla misura 8.5 per ripristinare rifugi/bivacchi e sentieri inseriti nelle aree appenniniche e delle Alpi Apuane sui territori della Lunigiana, Garfagnana e Media Valle.

Questi alpeggi – ha detto Stefania Saccardi – ci raccontano storie in cui affonda le radici gran parte della popolazione toscana, storie fatte di colori e di odori, quando ricotta e formaggio non erano soltanto prodotti naturali ma un rito, un veicolo di messaggi inviati alla città. Con l’abbandono delle aree montane dell’Appennino, un tempo presidiate da questi pastori, si sta perdendo la memoria dei luoghi e delle persone che hanno contribuito a caratterizzare le tradizioni, la cultura e le produzioni della montagna e si riduce la biodiversità nelle sue componenti vegetale e animale. Per questo motivo abbiamo rivolto l’attenzione verso questi sistemi territoriali che svolgono importanti funzioni ambientali, paesaggistiche, storico-culturali e turistiche, ritenendo strategico investire risorse nel recupero di alpeggi, bivacchi e sentieri di montagna”.

I bivacchi sono sempre aperti gratuitamente e in autogestione. È un riparo condiviso, quindi è fondamentale il rispetto dello spazio lasciandolo in ordine e pulito per l’escursionista successivo. Una casa di tutti nel cuore della montagna toscana.

Foto Comune di Bagnone
Foto Comune di Bagnone