Agricoltura

Da rifugiato politico a vignaiolo, sta piantando il primo vigneto toscano in Burkina Faso

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Foto Coldiretti Toscana

Desirè Bazie è oggi uno stimato imprenditore toscano che vuole fare qualcosa per il suo paese d’origine: “Creiamo le condizioni perché i giovani restino”.

 

Redazione
19 giugno 2024

Nel cuore dell’Africa, in Burkina Faso, sta nascendo il primo vigneto toscano grazie a un imprenditore italo-africano. Lui è Francois Desirè Bazie, 44 anni, ex rifugiato politico fuggito nel 2008 dalla Costa d’Avorio (ma è nato in Burkina Faso) e oggi stimato vignaiolo toscano. Bazie sta piantando, e sta insegnando a farlo a tanti giovani suoi connazionali, le prime barbatelle di Sangiovese, Vermentino toscano e Massaretta, ma anche Cabernet e Merlot. Il sogno è produrre vini africani con vitigni autoctoni toscani nella campagna di Bagre, nella provincia di Boulgou, creando i presupposti per un’alternativa solida al fenomeno delle migrazioni che sta svuotando il Paese.

In Italia, prima in Piemonte e poi in Toscana, Bazie ha imparato a prendersi cura delle viti e a produrre ottimi vini. L’Europa e l’Italia lo hanno salvato dandogli protezione e un lavoro prima di scoprire nelle vigne lo strumento per trovare la pace e la dignità che ora vuole restituire insegnando e formando i giovani del suo Paese di origine.

I dieci ettari di terreni dove sta piantando le viti, e in seconda battuta ortaggi, sono stati messi a disposizione dal Governo del Burkina Faso nell’ambito di un progetto per la sicurezza alimentare. “Ho portato dall’Italia le barbatelle che sto piantando insieme a un gruppo di giovani che partecipano al progetto – racconta- giovani che stanno dimostrando dedizione e che oggi riescono a intravedere una prospettiva per restare. Costruiremo una cantina e produrremo qui il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano”.

La sfida è imparare a produrre in autonomia ciò di cui si ha bisogno senza essere schiavi degli aiuti e dell’assistenzialismo. “Il Burkina Faso è un Paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, che sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Creiamo qui le condizioni perché i giovani restino ma anche perché tornino. È l’unico modo per fermare le migrazioni”.

In Italia Francois Desirè Bazie è titolare dell’azienda “InCandiaBio” che ha fondato, produce vino del Candia dei Colli Apuani Doc e la curiosa e ricercata moringa, il superfood africano che assomiglia all’acacia che gli è valso nel 2020 l’Oscar Green di Coldiretti.
Proprio Coldiretti Toscana a livello nazionale ha promosso insieme a BF, Filiera Italia e Cai (Consorzi Agrari d’Italia) uno dei progetti del Piano Mattei per l’Africa del Governo italiano che prevede la coltivazione di oltre 40 mila ettari tra Algeri, Angola, Egitto e Ghana.

Fonte: Coldiretti Toscana

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