Il 7 e 8 giugno appuntamento presso l’Azienda Agricola Floriddia, domenica 23 degustazioni a Torrita di Siena. In cantiere un progetto di orti in città a Firenze.
Redazione
7 giugno 2024
Oggi e domani 8 giugno ritorna l’appuntamento annuale organizzato da Rete Semi Rurali. Sede degli incontri di Coltiviamo la diversità, un mese di cereali sarà l’Azienda Agricola Floriddia in via della Bonifica 171 a Peccioli (Pisa). Al centro della prima giornata di incontri la panificazione del progetto Cereali Resilienti 3.0 mentre durante la giornata di sabato si parlerà di cereali e biodiversità in campo. Domenica 23 giugno dalle 16:30 alle 19:30 nella piazza centrale di Torrita di Siena arriva il terzo di cinque momenti di assaggio e valutazione dei prodotti con degustazioni di pane, pasta e birra ottenuti da frumenti teneri, duri e monococchi provenienti da popolazioni locali. Gli appuntamenti sono curati dall’Azienda Agricola Passerini.
A Firenze Rete Semi Rurali e Società Toscana di Orticoltura stanno inoltre sviluppando un progetto di orti in città che saranno affidati a gruppi di cittadini, associazioni e realtà di quartiere per una gestione comunitaria attraverso un percorso di animazione sociale che vedrà la loro partecipazione ad attività di educazione, socialità e cultura. Gli orti, che saranno coltivati in modo condiviso, potranno essere trattati solo con agricoltura biologica e biodinamica, privilegiando semi locali e piante tradizionali. Le aree ortive individuate sono il parco della Villa di Rusciano per il Quartiere 3, il chiostro della biblioteca Thouar per il Quartiere 1, il giardino del Malcantone per il Quartiere 2, il giardino del Lippi per il Quartiere 5 e per il Quartiere 4 il giardino Canova Fedi e il giardino del Gozzini. L’assegnazione degli orti è prevista a giugno 2024.
La Rete sta anche promuovendo una petizione per chiedere ai politici europei di non soccombere alla pressione del settore agroindustriale e di proteggere e promuovere l’agrobiodiversità e il diritto degli agricoltori a raccogliere, utilizzare, scambiare e vendere i propri semi. Le norme attuali, introdotte negli anni ’60, promuovono sementi sviluppate per l’agricoltura industriale che possono essere vendute insieme a pesticidi e fertilizzanti e adatte a essere coltivate in sistemi agricoli geneticamente uniformi: “L’agroindustria sta facendo pressione sulle istituzioni europee affinché le nuove regole, che verranno definite entro aprile 2024, favoriscano ancora di più quel modello sementiero e agricolo finendo per marginalizzare ulteriormente la diversità nel sistema sementiero e, di conseguenza, in quello agricolo e alimentare“.
L’azienda agricola Floriddia, convertita al biologico nel 1987, fa parte attiva della Rete Semi Rurali e del Coordinamento toscano produttori biologici. Si occupa della selezione dei cereali di vecchie varietà e della loro coltivazione in campo collaborando strettamente con Stefano Benedettelli, genetista dell’Università di Firenze, e Giovanni Cerretelli, agronomo e storico propugnatore del metodo della coltivazione biologica in Toscana. L’azienda sorge sulle colline pisane della Valdera, tra Peccioli e Villamagna di Volterra, su 300 ettari di terreno.
La Rete Semi Rurali è stata fondata nel 2007 per ricordare a tutti che la biodiversità agricola va conservata, valorizzata e sviluppata nelle campagne di tutto il mondo e dagli agricoltori, prima di tutto. La Rete e le 42 associazioni che ne fanno parte si oppongono a ciò che genera erosione e perdita della diversità e all’agricoltura mineraria basata sulla monocoltura intensiva e sulle colture geneticamente modificate. L’associazione è senza fini di lucro e ha sede a Scandicci (Fi) in via di Casignano 25.
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