Il 28 e il 29 maggio con l’operazione RAMOGEpol verrà simulato l’inquinamento marino con il coinvolgimento di satelliti, droni e mezzi aero-navali.
Redazione
27 maggio 2024
VIAREGGIO (Lu) – Secondo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ogni anno il mar Mediterraneo subisce sversamenti di idrocarburi per circa 600 mila tonnellate. Negli ultimi trent’anni almeno 27 incidenti hanno fatto sì che fossero riversate nelle acque circa 272 mila tonnellate di greggio. Al fenomeno si aggiunge il rilascio accidentale e volontario di gasolio, solventi, lubrificanti e altri prodotti petroliferi da parte degli stabilimenti industriali o anche delle singole persone. Il problema è che basta un singolo litro di petrolio per inquinare un milione di litri di acqua.
Per scongiurare le conseguenze di una possibile emergenza il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha organizzato per il 28 e 29 maggio, nell’ambito dell’accordo intergovernativo RAMOGE tra Italia, Francia e Principato di Monaco per la conservazione dell’ambiente marino, un’esercitazione internazionale antinquinamento denominata RAMOGEPol Versiliana 2024 che sarà effettuata al largo delle coste di Viareggio, in stretta collaborazione con la Guardia costiera.
L’obiettivo è testare con il massimo realismo l’organizzazione, il coordinamento e la prontezza di risposta all’inquinamento. Saranno per questo coinvolti numerosi attori nazionali e internazionali e impiegate le più avanzate tecnologie e i mezzi di risposta: satelliti, droni, navi, aerei ed elicotteri specializzati nelle attività antinquinamento, per un totale di ventidue mezzi.
Verrà simulato un doppio inquinamento marino, da prodotto petrolifero e da paraffina: saranno dunque subito attivati i piani della Capitaneria di Porto di Viareggio, del Ministero e quello internazionale RAMOGEPol. Saranno operativi la Castalia S.C.p.A., la Guardia Costiera, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e ARPA Toscana. Ci saranno anche i mezzi di Francia e Principato di Monaco e una nave dell’EMSA (European Maritime Safety Agency).
Inoltre la Prefettura di Lucca, con il supporto della Regione Toscana, della Provincia di Lucca e del Comune di Pietrasanta, applicherà le risposte necessarie a fronteggiare un inquinamento simulato da idrocarburi sulla spiaggia di Pietrasanta, impiegando circa 30 volontari formati dal Dipartimento di Protezione Civile e supportati dall’Ispra per le operazioni di SCAT (Shoreline Clean-up Assessment Techniques) e per le successive operazioni di pulizia.
Fonte: Ispra
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