Sperimentato nel porto di Piombino un sistema di decontaminazione dei sedimenti marini sino al doppio più efficiente di quelli esistenti.
Redazione
3 maggio 2024
PIOMBINO (Li) – Anche in mare i metalli pesanti come cromo, cadmio e piombo sono estremamente tossici e pericolosi sia per l’uomo sia per le specie marine, e non sono degradabili. A renderli ancora più pericolosi è il fatto che possono arrivare all’uomo attraverso il consumo di pesci contaminati. Si presentano sotto forma di particelle microscopiche in soluzione e si concentrano soprattutto nelle zone costiere, lungo aree molto popolate e industrializzate.
I rifiuti di plastica possono contenere e assorbire queste microparticelle e rilasciarle poi in acqua e nell’ambiente. A fare la differenza è anche il tipo di plastica: il Pvc, la tipologia più comune, presenta elevati livelli di piombo e rame. Non tutti sanno che il cadmio è utilizzato per rendere la plastica più rigida e resistente ai raggi ultra violetti.
Ma per fortuna al riguardo arriva anche qualche buona notizia. L’Università di Pisa ha sperimentato un nuovo sistema di decontaminazione per rimuovere i metalli pesanti dai sedimenti marini sino al doppio più efficiente di quelli esistenti. Secondo i risultati dello studio compiuto su campioni dragati nel porto di Piombino dopo 95 giorni di trattamento l’innovativo sistema ha permesso una riduzione significativa di cromo (48,80%), nichel (61,53%), piombo (63,30%), rame (72,84%) e zinco (56,30%).
La bonifica elettrocinetica dei sedimenti avviene grazie alla migrazione dei metalli da catodi ad anodi sino a un pozzetto catodico dove si solubilizzano e vengono così rimossi. “I risultati di questa sperimentazione sui sedimenti marini prelevati dal porto di Piombino sono molto incoraggianti – spiega Renato Iannelli del dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni dell’Ateneo pisano – perché questa ottimizzazione del processo di bonifica è utile per ridurre i consumi, i tempi di trattamento e gli scarti”. Nell’ottica dell’economia circolare i sedimenti bonificati potranno poi essere convenientemente riusati come materiali di recupero nei cantieri e nei manti stradali.
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